Premio Campiello I magnifici cinque

Martedì 2 Giugno 2020
Premio Campiello I magnifici cinque
IL PRIMO VERDETTO
È stata finalmente svelata la cinquina finalista della 58esmima edizione del Premio Campiello. Un annuncio quest'anno insolito: anche Il Campiello, come altri numerosi premi, fiere e festival letterari, ha dovuto mutare la tradizione, rendendo noti i nomi dei finalisti nel programma Terza Pagina, il settimanale di attualità culturale di Rai 5 condotto da Licia Troisi, ieri interamente dedicato al concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello Confindustria Veneto.
Al presidente della giuria dei letterati Paolo Mieli, il compito di annunciare i nomi dei finalisti, scelti tra i 222 libri ammessi al concorso: al 1° turno con 7 voti Patrizia Cavalli, Con passi giapponesi (Einaudi), al secondo con 7 voti Sandro Frizziero, Sommersione (Fazi), al terzo con 6 voti Francesco Guccini, Trallumescuro. Ballata per un paese al tramonto (Giunti), al quarto con 7 voti Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio (Minimum fax) e con 7 voti Ade Zeno, L'incanto del pesce luna (Bollati Boringhieri).
IL PRESIDENTE
«Ho assunto questo compito con grande emozione ha affermato Mieli - e la lettura dei numerosi libri candidati ha poi allietato le lunghe ore di costrizione a casa, sorprendendomi con dei testi di alto valore. La cinquina che abbiamo votato rappresenterà il cuore di un'edizione che non dimenticheremo mai, un Campiello unico, nella speranza che possa rappresentare l'inizio di una ripresa culturale del nostro Paese che così tanto ha sofferto negli ultimi mesi».
Le 222 opere proposte quest'anno sono di buona produzione, anche se la giuria ha rilevato un certo appiattimento nella scrittura e nella strutturazione delle vicende, e dove non sono mancati alcuni titoli di rilievo, se è vero che una prima discussione tra giurati e successivi incroci di indicazioni via mail, stante la situazione sanitaria, hanno portato a considerarne una quarantina, via via ridottasi alla metà e con almeno una preferenza nei vari confronti. «Di certo credo si possa parlare ha commentato il giurato Ermanno Paccagnini - di almeno una decina di titoli che avrebbero potuto ben figurare nella cinquina finale, che considero di tutto rilievo e rappresentativa anche della miglior produzione di quest'anno. Ciò che non si può non notare è invece l'assenza di racconti tra le opere prime; e l'auspicio per la prossima edizione resta dunque di poter incontrare nuovamente questa forma narrativa così propria alla tradizione italiana. E che molto può insegnare sul piano della ideazione, della strutturazione e della densità della scrittura».
CERIMONIA DA DEFINIRE
Il presidente della Fondazione Il Campiello Confindustria Veneto, Enrico Carraro, ha confermato che la cerimonia di premiazione sarà proclamata a Venezia in autunno, in un evento pubblico: la scelta del luogo e le modalità di organizzazione, svolgimento della fase finale, verranno date nelle prossime settimane, in base all'evolversi della situazione generale. «Il Premio Campiello è la testimonianza concreta dell'impegno sociale e culturale degli imprenditori ha detto Carraro -, perché la cultura ha un ruolo fondamentale nella formazione e nella costruzione dell'identità delle persone, anche nei momenti di difficoltà. Per questo il Campiello, interpretando l'attitudine della classe imprenditoriale a non arrendersi e a cercare soluzioni alternative, continua il suo percorso anche in questo anno così complicato. Pur cambiando format la giuria dei letterati ha selezionato i 5 romanzi che impegneranno ora 300 lettori sparsi su tutto il territorio nazionale».
L'ITER
Il vincitore verrà scelto dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi, i cui componenti sono selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali; i giurati cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale.
Un analisi della crisi del mondo dell'editoria è stata fatta dall'analista dei media Ermanno Bevilacqua, che ha sottolineato il calo di 8 milioni di copie vendute nell'ultimo anno, mente il cantautore Roberto Vecchioni ha evidenziato la bellezza della narrativa femminile, in auge da tanti anni. «C'è in loro una attenzione alle parole, alla originalità che non si riscontra nell'uomo ha affermato Vecchioni -. E quest'anno meglio ancora».
Daniela Ghio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci