Porto, è scontro sui conti

Sabato 14 Luglio 2018
Porto, è scontro sui conti
LO SCONTRO
MESTRE Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha annunciato l'altro ieri in Consiglio comunale che vuole una Commissione consiliare per verificare lo stato di salute del Porto, dopo che qualcuno aveva scritto che il suo presidente ha inviato esposti alla Magistratura su 200 milioni di buco della passata gestione, ossia quella di Paolo Costa. Pino Musolino, però, risponde che i bilanci sono pubblicati nel sito dell'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Settentrionale (Adsp) a disposizione di chiunque. Quanto al presunto buco, poi, nega di aver fatto esposti di questo genere, ne ha fatti altri ma su disequilibri economici no, anche perché, «se così fosse, l'Ente sarebbe stato immediatamente commissariato dal Ministero». Il Comune, poi, oltre alle possibilità di un normale cittadino che può, appunto, andarsi a leggere i bilanci, è membro del Comitato di Gestione del Porto, assieme a un rappresentante della Regione, al Comandante della Capitaneria di Porto e al presidente Musolino che spiega come «tutte le decisioni e gli aggiornamenti sull'attività dell'Ente passano per questo Comitato». In definitiva, anche se «i bilanci dell'Autorità di Sistema Portuale non possono essere sottoposti al vaglio di soggetti altri dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che ne supervisiona regolarmente la correttezza attraverso i suoi revisori dei conti», chiunque può esserne informato, e tanto più il Comune.
NIENTE BUCHI
Niente buchi, dunque, e nessuna accusa diretta a Paolo Costa, anche se Musolino rimarca la montagna di debiti che si è trovato sulla scrivania appena arrivato: «Solo grazie a un'attività estremamente oculata di riduzione dell'ingente esposizione debitoria, condotta a partire dal 2017, si è riusciti a liberare risorse, anche quelle necessarie per dar seguito ai lavori di escavo e di manutenzione che sono il dovere primo dell'Autorità».
In città le opposizioni difendono il presidente del Porto («ben vengano gli incontri in Commissione annunciati da Brugnaro ma questo non può trasformarsi in un processo pubblico alle gestioni vecchie e nuove dell'Autorità portuale» dice il parlamentare del Pd Pellicani, e «ricordiamo a Brugnaro che l'Autorità Portuale di Venezia è un Ente autonomo e che dunque non deve certo rispondere nelle proprie procedure al Comune di Venezia» aggiunge il senatore Ferrazzi), e pure Luigi Giordani, segretario metropolitano del Psi («sostegno al presidente del porto Pino Musolino, invitando Brugnaro a toni più rispettosi nei suoi confronti»), come pure Gian Angelo Bellati, presidente di Mova, il Movimento Venezia Autonomia («non vorrei che questa aggressione impropria sia conseguenza dei paletti messi dall'Autorità portuale su alcuni progetti del sindaco»). Giuseppe Fedalto, presidente della Camera di Commercio, invita invece tutti al dialogo: «Per il bene della Città e di tutto il territorio è importante evitare conflitti istituzionali e polemiche e lavorare in sinergia per una crescita comune».
I PRECEDENTI
Un invito che sembra avere poche speranze dato che l'iniziativa del sindaco per la Commissione sui bilanci del Porto è solo l'ultima stoccata di un duello che dura da mesi: cominciato con il blocco da parte dell'Adsp del progetto sulla Marittima per un parcheggio e un albergo, cui è seguita la diatriba sul futuro dei Pili, l'area di Brugnaro sulla quale dovrebbe sorgere il nuovo palasport per la Reyer e che Musolino ha definito di competenza anche del Porto; proseguito con lo scontro sulla nuova piscina per Marghera da costruirsi in via delle Macchine in zona portuale.
Elisio Trevisan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci