Pellicani: «Il Consorzio? Va chiuso al più presto»

Lunedì 9 Agosto 2021
Pellicani: «Il Consorzio? Va chiuso al più presto»
SALVAGUARDIA
VENEZIA «È tempo che la politica torni ad occuparsi seriamente di Venezia, la città non può essere governata da commissari e per decreto. Il Consorzio va chiuso al più presto, come del resto è già previsto». Al deputato Pd Nicola Pellicani non va proprio giù il mancato accordo per la ristrutturazione del debito e l'apertura della procedura di concordato fallimentare, che giudica «l'ennesima conferma che il Consorzio Venezia Nuova è arrivato a fine corsa. Bisogna applicare subito la legge, approvata giusto un anno fa - decreto Agosto - che prevede l'istituzione dell'Autorità per la Laguna e la liquidazione del CVN. E comporta la messa in sicurezza dei posti di lavoro. Non capisco cosa stia aspettando il governo continua Pellicani -. Il Consorzio è figlio di un'altra epoca che prevede rendite di posizione derivanti dalla concessione unica, ormai fuori dal tempo. Che ha portato anche allo scandalo che tanto ha offeso e umiliato la città di Venezia. Ora siamo giunti al paradosso: ci sono quattro commissari al Mose, (Spitz, Miani, Casonato e Cappiello) senza contare la pletora di consulenti, oltre al provveditore, ma i lavori sono fermi da mesi. Chiedo al presidente Draghi e al ministro Giovannini cosa aspettino ad applicare la legge. Se invece si pensa che possa essere l'avvocato di Mazzacurati a risolvere l'ennesima crisi del Consorzio, tanti auguri».
INVESTIMENTI
Complessivamente resta da investire un altro miliardo, risorse già stanziate, per concludere i lavori, ma il CVN sta fallendo. «Quel che è certo è che non possono essere i lavoratori, messi in cassa integrazione afferma Pellicani -, a pagare per responsabilità che vanno addebitate a chi ha gestito negli anni scorsi il Consorzio. Mi riferisco in particolare ai commissari nominati dopo lo scandalo del 2014».
Secondo il deputato Pd ora c'è rischio concreto che vengano meno le condizioni per in sollevamenti in vista della stagione dell'acqua alta. «Basta tuona Pellicani - Si parla tanto di semplificazione, ma si nomina un commissario per Venezia alla settimana: alla fine saranno otto (Mose, Grandi Navi, Bretella aeroporto, Acqua Alta, Zls), pensando che sia sufficiente per il rilancio della città. Non sono i tecnici che mancano bensì la politica. Il confronto va perciò subito riportato in città e nelle assemblee istituzionali a partire dal Parlamento». Ma non è tutto. «In settembre riprenderà il confronto sulla proposta di aggiornamento della Legge Speciale di cui sono promotore conclude Pellicani -. Contestualmente vanno avviati, come detto, l'Autorità per la laguna e attuato il Centro Internazionale sui cambiamenti climatici. Un altro paradosso: già istituito per legge, già finanziato ma sempre di là da venire. È tempo che la politica, ovvero tutti coloro cui sta a cuore il destino di Venezia, al di fuori delle appartenenze partitiche, batta un colpo, nell'esclusivo interesse della città».
Daniela Ghio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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