«Operazione cultura» Il 25 Aprile riaccende lo scontro a S. Marco

Martedì 24 Aprile 2018
«Operazione cultura» Il 25 Aprile riaccende lo scontro a S. Marco
L'EVENTO
VENEZIA Le bandiere con il Leone ci saranno in piazza San Marco in occasione del 25 Aprile a partire dal pomeriggio, con i festeggiamenti del Patrono organizzati dal Comune, dopo le cerimonie della Liberazione che si svolgeranno al mattino. E la richiesta a Prefettura di impedire manifestazioni politiche e non culturali presentata dal Comitato Bandiera italiana 17 marzo è vista dal delegato alle Tradizioni Giovanni Giusto, come una sorta di provocazione. «Provocazione a cui non abbocchiamo - spiega - perché la piazza è e sarà aperta a tutti coloro che vorranno festeggiare il Santo Patrono. Non c'è nulla di politico, la politica si fa il resto dell'anno. Chiunque voglia festaggiare San Marco deve pertanto esserci. Nessuno escluso. Chiunque invece voglia venire a San Marco per istigare o provocare se ne stia alla larga». Il riferimento è alla partecipazione dei Centri sociali che lo scorso anno si presentarono con il Leone alato coperto da un passamontagna. «Comunque - riprende Giusto - per tranquillizzare tutti ribadisco che il programma del 25 Aprile sarà sarà culturale, finalizzato a trasmettere tasselli di storia».
IL PROGRAMMA
Quindi, apertura alle 15.45 con il corteo rievocativo composto dalla Milizia Veneta con divise dei tempi di Francesco Morosini e le bandiere storiche della Repubblica. Dietro di loro, una delegazione di popolani, quindi i Nicolotti e i Castellani e infine il gruppo degli schermidori che arrivano da Belluno, dove c'è un'accademia di scherma veneta che risale al 1595. «Sul palco davanti al Correr - si corregge Giusto che stava per dire Ala Napoleonica - lo storico Danilo Leo Lazzarini reciterà Io te, San Marco. Una sorta di racconto mitologico della fondazione di Venezia, seguito da una breve narrazione dedicata al bòcolo. Quindi, gli interventi delle autorità, una dimostrazione di scherma veneta, alle 16.25 la lotta del ponte dei Pugni e quindi la recita del discorso di Perasto, l'ultimo ammaina bandiera di San Marco». Alle 17, infine, inizierà la cerimonia dei riconoscimenti delle eccellenze metropolitane al Maggior Consiglio, inframezzata dal coro della Fenice. «Non mi pare - continua - che sia un programma politico. Io sono sempre per rispettare le idee di tutti anche se posso non condividerle, ma davvero non capisco dove questi vogliano andare a parare. Queste persone cercano di provocare, cercando un faro di luce una volta l'anno. Tra l'altro, la maggioranza di chi viene in Piazza sono per la stragrande maggioranza famiglie. Noi guardiamo alla sostanza, non è un radono indipendentista, anche se bisogna stare attenti ai provocatori».
PIAZZA APERTA
Per Giusto non è possibile chiudere la piazza alla festa di San Marco. «La piazza è aperta democraticamente a tutti - continua - non esistono filosofie politiche ma solo la voglia di celebrare San Marco. Tutti, veneziani e veneti, che vogliano raggiungere piazza San Marco devono poter entrare. Nessuno può pensare di vietare il festeggiamento del santo patrono. E basta anche con i venetisti. Questo è un termine dispregiativo e non è neanche un raduno. Mi spiace - conclude - per chi vorrebbe imporre la sua idea, ma quella bandiera ci è stata tramandata dalla storia e ci appartiene tuttora. Come simbolo della pace».
M.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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