Nuovo ospedale a Caposile: «Solo chiacchiere»

Mercoledì 22 Dicembre 2021
Nuovo ospedale a Caposile: «Solo chiacchiere»
SAN DONÀ DI PIAVE
«Ospedale nuovo e Ulss 4 assorbita dall'Ulss 3? Tutte cose che leggo sui giornali, ma senza alcuna concretezza». A mettere la parola fine al ritorno di fiamma sull'argomento ospedale nuovo, che tante polemiche ha generato nelle settimane scorse per la presunta individuazione del sito in cui dovrebbe sorgere, a Caposile, cui è seguita quella sull'ipotizzata fusione delle due aziende sanitarie, è l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin. Intervenuta all'inaugurazione del nuovo tomografo del reparto di Radiologia di San Donà, ha confermato che l'Ulss 4 non si tocca e che non è in previsione la realizzazione di un nuovo ospedale.
AZIENDA SALVA
Soddisfatto e confortato il direttore generale dell'Ulss del Veneto Orientale Mauro Filippi. «Per quanto riguarda l'ipotesi fusione, ricordo che c'è una programmazione regionale che stabilisce quali sono le nuove aziende territoriali e, quindi, finchè vale quella, non si discute. Credo che i dati e i fatti dimostrano come questa azienda presìdi al meglio questo fronte territoriale, pur con le complessità del turismo dal un lato e con il contenimento delle fughe dall'altro, creando, anzi, attrattività dal Friuli. Sarebbe impensabile definirla come macro-area, perché bisogna essere presenti sul territorio. Si conferma la solidità di quest'azienda che ha il bilancio in utile, il contenimento della fuga, attrattività, gestione del turismo, progetti innovativi anche sul fronte turistico. Penso al fatto che abbiamo messo in atto, in questi anni, una serie di elementi che giustificano e confermano la validità di questa scelta che il presidente Zaia e la Regione fecero a suo tempo».
RIQUALIFICAZIONE
Sull'ospedale nuovo, Filippi conferma la linea di un eventuale intervento sull'esistente, quindi ben lontano dall'ipotesi di una nuova struttura a Caposile. «Fare una struttura nuova sarebbe un'opportunità, ma dove si trova l'esistente. È anche strategicamente impensabile diversamente: cercare un nuovo terreno, ottenere le varianti, progettare: passerebbero degli anni. Realizzandolo nella nostra area, dove si trova l'esistente, potremmo dare delle risposte immediate. E risposte la Regione ha sempre dimostrato di saperle dare, con progetti tesi all'ammodernamento. Il territorio, ricordiamolo, ha e avrà tre ospedali: il riabilitativo di Jesolo, quindi Portogruaro e San Donà. Se si parla di fare qualcosa di nuovo, questo si farà dove si trovano gli attuali ospedali. Poi, è chiaro, se la politica decide di fare qualcosa di diverso, rispetteremo la programmazione».
VISITA ALLA STRUTTURA
Filippi, al termine della presentazione e inaugurazione della nuova strumentazione di radiologia, ha accompagnato l'assessore Lanzarin in visita alla parte vecchia dell'ospedale, dove si giustificherebbe un intervento strutturale. In merito alle apparecchiature, Lanzarin ha aggiunto che «anche nel mezzo della pandemia la Regione ha continuato a pensare, pianificare, investire. Ogni anno si investono 70 milioni in attrezzature di ultima generazione: ciò significa avere a disposizione macchine ad alta precisione, meno invasive, in grado di fare diagnosi più puntuali come questa».
SINDACI SODDISFATTI
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Conferenza dei Sindaci Sanità, Silvia Susanna. «La Regione ha più volte dimostrato come abbia a cuore questo territorio. Ha continuato e sta continuando a sostenere investimenti di carattere strutturale e di strumentazione. L'importanza dell'organizzazione sanitaria del Veneto Orientale è testimoniata ulteriormente dal modo in cui è stata affrontata tutta la fase dell'emergenza pandemica».
Fabrizio Cibin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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