Nuova tassa di soggiorno Alloggi turistici contro

Giovedì 19 Ottobre 2017
LA POLEMICA
VENEZIA Le associazioni che rappresentano i proprietari e i gestori degli appartamenti turistici sono pronti a impugnare la delibera che ha rincarato e rimodulato la tassa di soggiorno per questa categoria: non più un euro e mezzo fisso, ma una quota variabile dai 2 ai 5 euro in base alla categoria catastale della casa. Una misura «inaccettabile», per l'Agata, che parla di «due pesi e due misure per locazioni turistiche ed alberghi». Ma l'assessore al bilancio, Michele Zuin, si dice tranquillo: la novità risponde a quando previsto dalla legge, non è un'imposta sui proprietari, ma sui turisti perché «non possiamo più far pagare ai cittadini i costi del turismo».
LE AGENZIE
A rilanciare la polemica ieri il presidente dell'Agata (agenzie che gestiscono appartamenti turistici associate), Massimo Maccatrozzo, che parla di un aumento non accettabile. «Non lo è per le locazioni turistiche, svantaggiate rispetto al settore alberghiero, ma non lo è neppure per i turisti chiamati a pagare. Perché mai chi alloggia in un appartamento accatastato come A3 dovrebbe pagare di più rispetto a chi sceglie una stanza d'albergo a 3 stelle nonostante le classificazioni si equivalgano? Perché gli alberghi sono agevolati rispetto all'extra alberghiero?». Maccatrozzo accusa l'amministrazione di aver preso questa decisione «senza cercare alcun confronto, senza voler conoscere e fare dei distinguo tra le varie realtà» per «accontentare qualcuno e spremere - male e fino all'osso - un settore che genera un indotto economico sempre più importante in città». Il presidente dell'Agata osserva poi che «non c'è legge che obblighi i titolari di un appartamento a render noto l'accatastamento dello stesso. Il turista come può sapere quanto deve pagare?». Un incentivo a «usi malsani». Infine, come già fatto da Confedilizia, Agata punta il dito sull'amministrazione che «cercar di far cassa su coloro che portano ricchezza e beneficio alla città e a non fa assolutamente nulla contro l'abusivismo e il turismo mordi e fuggi». Fino all'annuncio di prossime azioni legali, insieme a Confedilizia e Abbav.
L'ASSESSORE
Immediata la replica di Zuin, che parte proprio dal mordi e fuggi. «Stiamo cercando in tutti i modi di arginarlo. Ma dobbiamo attendere una normativa nazionale - premette -. L'imposta di soggiorno, invece, già dipende dal Comune e non capisco questo scandalo. Ho semplicemente fatto quel che dice la legge, inserendo un principio di gradualità e proporzionalità anche per le locazioni turistiche. Ai proprietari si chiede di fare da agenti contabili per un'imposta che devono pagare i turisti». L'assessore nega anche il trattamento di favore agli alberghi. «Le stagionalità sono le stesse. Non essendoci una classificazione, dovevo trovare un criterio e l'unico era la categoria catastale». Quanto all'aumento, Zuin ribadisce come questa manovra porterà circa un milione che andrà tutto sui servizi al turismo. «Questa città ha costi enormi legati al turimo: spazzatura, vigili, servizi vari. Non è giusto far pagare i cittadini».
R. Br.
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