Nuova guida della buona cucina in laguna

Lunedì 16 Aprile 2018
Dal Mercante ai Mercanti, dal Bacareto da Lele all'Harry's Bar, dai Frari a San Marco: il viaggio suggerito dalla guida volante dei veneziani più che altro un'idea che la delegazione Slow Food di Venezia intende perfezionare e poi portare all'attenzione del Salone del Gusto di Torino il prossimo settembre, è un manifesto della buona alimentazione e della buona accoglienza che ci si augura diventi un punto di riferimento per chi viene a Venezia. Perché il viaggio lagunare può essere divertente e gustoso, a cominciare dai Frari e dal Mercante, piacevolissimo paradiso per gli amanti di cocktail e drink e proseguire fino ai Mercanti, un piccolo scrigno nascosto in una corte centrale eppure appartata in zona San Luca-Calle della Mandola dove si può gustare una cucina di tradizione moderna: dall'Uovo all'apparenza croccante, spuma di patate e alici del Cantabrico agli Spaghetti aglio, olio e peperoncino su fonduta di parmigiano. E se è vero che Venezia perde pezzi importanti a causa di un'attrazione purtroppo fatale nei confronti della generosa aggressività commerciale cinese (dalla storica Fiaschetteria Toscana fino alla Cantina in Strada Nova) è anche vero che le nuove aperture non mancano. Penso ai Nevodi, gestito da un gruppo di ragazzi che, in via Garibaldi, offrono cucina veneziana attenta e curata (seppie al nero con polenta, spaghetti ai caparossoli, la zuppa di pesce con crostoni di pane artigianale), ai Cugnai (i cognati), in zona Accademia, che non è così nuovo ma faceva il paio coi Nevodi (i nipoti), ma è un rifugio simpatico e la frittura non è niente male. Penso alla Zanze XVI, trattoria elegante inaugurata un anno fa in Fondamenta dei Tolentini e segnalata (assieme al Local a Castello) da The Fork-Identità Golose (70 top chef che votano le nuove aperture in tutta Italia), come una delle più interessanti novità. Ma penso anche a chi ha fatto e continua a fare la storia della ristorazione lagunare, dal mitico Harry's Bar fino all'Osteria da Fiore che festeggia in questi mesi i 40 anni di attività, dove certo si pagano conti non per tutti ma adeguati alla leggenda, alla qualità e al fascino.
C.DM.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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