«Non era lui», perizia sui video del caso Bariletti

Martedì 12 Novembre 2019
L'UDIENZA
VENEZIA Le immagini del sistema di videosorveglianza avrebbero ripreso un uomo più basso. Ora sarà una perizia antropometrica a stabilire se davvero può essere stato Luca Fabbro, il 35enne di Cavallino appassionato di kick boxing, ad aver sferrato due micidiali pugni in volto a Daniele Bariletti, 24 anni, di Pianiga, che nella notte di Ferragosto di due anni fa finì in coma dopo l'aggressione subita al Vanilla Club di Jesolo. Lo ha deciso ieri il giudice per l'udienza preliminare di Venezia, Maria Luisa Materia, a cui i difensori di Fabbro hanno presentato una perizia secondo cui non ci sarebbe compatibilità tra il loro assistito e l'uomo ripreso dalla videosorveglianza. L'aggressore, infatti, sarebbe molto più basso di Fabbro. A fronte di un quadro non chiaro - con testimoni che hanno riconosciuto Fabbro come l'aggressore, altri invece che l'hanno escluso - il giudice ha deciso di disporre una perizia antropometrica sulle immagini del sistema di videosorveglianza. Per questo l'udienza di ieri è stata rinviata al prossimo 18 novembre, quando sarà affidato l'incarico al perito.
Quella notte dell'agosto del 2017 Bariletti era andato al Vanilla club per festeggiare il Ferragosto con la fidanzata e un gruppo di amici. Ad un certo punto un uomo sarebbe entrato nel privé del locale con un bicchiere in mano e avrebbe versato il contenuto addosso alla fidanzata di Bariletti. Quest'ultimo avrebbe reagito verbalmente, ricevendo in tutta risposta due pugni al volto. Ricoverato d'urgenza all'ospedale di Mestre, per quei colpi il giovane finì in coma farmacologico, fu sottoposto a due delicati interventi chirurgici per la rimozione di un ematoma e la ricomposizione di una frattura cranica. Sul momento l'aggressore riuscì a dileguarsi, ma in un paio di giorni gli agenti del commissariato di polizia di Jesolo risalirono a Fabbro, dall'esame delle registrazione del sistema di videosorveglianza e dalle testimonianze di alcuni ragazzi presenti in discoteca. Quel fatto violento comportò anche la chiusura per 15 giorni del Vanilla Club su decisione del Questore.
In questi due anni Fabbro ha sempre negato di aver aggredito il giovane. Ora sarà il perito nominato dal giudice a stabilire se quelle immagini registrate dalla videosorveglianza siano compatibili, o meno, con la sua struttura fisica.
R.Br.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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