Niente regia e nessuna prova Così Previati si mette in gioco

Venerdì 22 Giugno 2018
L'ESPERIMENTO
White rabbit red rabbit con Giancarlo Previati il 26 giugno alla Corte Benedettina di Legnaro. Un esperimento sociale in forma di spettacolo quello di Nassim Soleimanpour, che mette sotto scacco l'attrice o l'attore che lo interpreta per un'unica volta, senza regia e senza prove. Dopo interpreti celebri come Sinead Cusack, Whoopi Goldberg, Ken Loach e, in Italia, Fabrizio Gifuni, Vincenzo Pirrotta, Lella Costa, Emma Dante, Davide Enia, Iaia Forte e Fausto Russo Alesi, a Scene di Paglia, festival dei casoni e delle acque, sarà Giancarlo Previati a cogliere la sfida. Il testo è stato scritto dall'iraniano Soleimanpour nel 2010, all'età di 29 anni, in un momento in cui non aveva possibilità di comunicare con l'esterno del suo Paese. Non è un testo politico. È prima di tutto il sogno realizzato di un dialogo impossibile, un gioco teatrale contro ogni censura e ogni distanza geografica e culturale, un incontro ravvicinato che lascia tracce profonde, perché mette sullo stesso piano emotivo autore, attore e spettatore. Che significa? La vera particolarità è la non conoscenza del testo da parte dell'interprete, che apre la busta sigillata che contiene il testo già sul palco e ne condivide il contenuto con il pubblico. Una sedia, un tavolo e due bicchieri sono i soli annessi concessi. Tradotto in 25 lingue, conta più di mille repliche in tutti i continenti. Ci sono regole precise da rispettare per chi accetta la sfida: chi decide di portarlo sulla scena non può averlo visto prima.
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