Niente Home a San Giuliano Un'altra estate senza musica

Lunedì 25 Gennaio 2021
EVENTI
MESTRE Doveva essere l'anno del grande rilancio dopo il flop della prima edizione dell'Home Festival al parco di San Giuliano nell'estate del 2019. E invece il 2021 a quanto pare sarà l'ennesimo anno senza musica al parco, nonostante i lavori per attrezzarlo siano ormai quasi ultimati, superata anche la vicenda dei sequestri di porzioni di terreno per la presenza di amianto. Delle prevendite dei biglietti, che sarebbero dovute iniziare in questo periodo, non c'è traccia e in Comune nessuno ha più saputo nulla. Non è un caso isolato, ovvio: la pandemia, anche se dovesse sparire prima dell'estate, lascerà il segno ancora a lungo pure sui grandi eventi che saltano un po' ovunque.
CASO PARTICOLARE
Quello di San Giuliano, però, dopo le esperienze dell'Heineken Jammin' Festival tra il 2007 e il 2011, è un caso particolare perché, con lo sbarco al parco in riva alla laguna di Venezia, Amedeo Lombardi, che nel 2010 inventò l'Home Festival a Treviso nell'area della ex Dogana, aveva programmato di fare il salto di qualità trasformando il suo evento da uno dei più importanti italiani ad un grande city-festival internazionale. E invece, purtroppo, la prima edizione a Mestre nel 2019 fu un fiasco con poche migliaia di spettatori, meno di quelli che totalizzava a Treviso in un'area molto più piccola (10 ettari contro i 74 del parco di San Giuliano): le cause furono varie, dalla proposta innovativa ma che probabilmente non centrò i gusti del pubblico che poteva arrivare a Mestre, allo sforzo enorme per continuare ad allestire parallelamente un evento anche a Treviso, il Core Festival, per non deludere i fan che da anni seguivano la manifestazione all'ex Dogana.
L'Home Festival, inoltre, è particolare perché è legato anche alla volontà del Comune di rilanciare il Parco come sede di grandi eventi internazionali, dopo la prima esperienza dell'Heineken. E proprio per raggiungere questo obiettivo l'amministrazione Brugnaro aveva percorso due strade: da una parte l'investimento per attrezzare l'area del Tamburello con piazzale, recinzioni e sottoservizi fissi in modo che ogni promoter musicale debba solo attaccare le spine e far partire l'evento; dall'altro lato, dopo la parentesi poco fortunata con l'organizzatore del Mirano Summer Festival, ha cercato un manager che fosse in grado di reggere l'impegno non da poco, e trovò il patron dell'Home al quale ha dato in concessione un pezzo del parco per 9 anni, dei quali ne mancano ancora 7, aspettandosi risultati.
ANNUNCIO VUOTO
Per il fatto che era la prima edizione fuori Treviso e che le infrastrutture a San Giuliano ancora non c'erano, Lombardi e il suo staff chiamarono l'Home del 2019 l'edizione zero perché la prima vera e propria sarebbe stata nel 2020 saltata, però, a causa della pandemia. Alla fine dello scorso aprile i responsabili annunciarono, dunque, che la prima edizione in laguna (e la decima dalla nascita del format) si sarebbe tenuta nel 2021, spiegando che tutto il team stava già «lavorando per rendere il prossimo appuntamento indimenticabile e la festa ancora più grande». Nei siti come ticketmaster si trova ancora l'annuncio dei tre giorni di festival dal 9 all'11 luglio prossimi e le caratteristiche che dovrebbe avere: «Un festival dedicato a tutti, un connubio unico tra passato, presente e futuro all'interno della straordinaria cornice di una delle città più belle e amate al mondo». Oltre a questo, però, non c'è altro, né anticipazioni sugli artisti e tantomeno informazioni sui prezzi e le formule dei biglietti. La pandemia, insomma, continua a provocare danni, oltre che vittime, e il sogno di un altro grande concerto al chiaro di luna in riva alla laguna dovrà attendere ancora per avverarsi.
Elisio Trevisan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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