MARTELLAGO
Tasse invariate ed esenzione totale dall'addizionale Irpef per i redditi fino a 10mila euro. Discrete notizie per i contribuenti dallo schema di Bilancio 2022 varato dalla Giunta e che sarà approvato nel Consiglio del 30 dicembre. «La scelta è stata quella di non apportare alcun aumento alle imposte e, dove possibile, ridurle» spiega il vicesindaco Alberto Ferri. Dunque, resta tutto inalterato sul 2020: Imu secondaria, servizi a domanda individuale come la mensa scolastica, canone unico patrimoniale (le vecchie tasse per occupazione degli spazi pubblici e pubblicità). «Non abbiamo ritoccato neanche le tariffe cimiteriali - precisa Ferri -, evitando di applicare l'adeguamento Istat», scattato invece per gli oneri edilizi. Ma la novità della manovra è che finalmente si è messo mano all'Addizionale Irpef: la minoranza da anni chiedeva di ridurla essendo quasi all'aliquota massima (il 7,5 per mille), dati anche gli avanzi milionari con cui si chiudono sempre i bilanci comunali. Il vicesindaco aveva preso un formale impegno «e siamo riusciti a dare risposta ai redditi più bassi fino a 10mila euro che saranno esentati. Alzare la soglia di esenzione - conclude Ferri - avrebbe significato rimodulare la tassa aumentandola per i redditi più alti. L'impegno è comunque di estendere ancora questa fascia nel 2023».
Nicola De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tasse invariate ed esenzione totale dall'addizionale Irpef per i redditi fino a 10mila euro. Discrete notizie per i contribuenti dallo schema di Bilancio 2022 varato dalla Giunta e che sarà approvato nel Consiglio del 30 dicembre. «La scelta è stata quella di non apportare alcun aumento alle imposte e, dove possibile, ridurle» spiega il vicesindaco Alberto Ferri. Dunque, resta tutto inalterato sul 2020: Imu secondaria, servizi a domanda individuale come la mensa scolastica, canone unico patrimoniale (le vecchie tasse per occupazione degli spazi pubblici e pubblicità). «Non abbiamo ritoccato neanche le tariffe cimiteriali - precisa Ferri -, evitando di applicare l'adeguamento Istat», scattato invece per gli oneri edilizi. Ma la novità della manovra è che finalmente si è messo mano all'Addizionale Irpef: la minoranza da anni chiedeva di ridurla essendo quasi all'aliquota massima (il 7,5 per mille), dati anche gli avanzi milionari con cui si chiudono sempre i bilanci comunali. Il vicesindaco aveva preso un formale impegno «e siamo riusciti a dare risposta ai redditi più bassi fino a 10mila euro che saranno esentati. Alzare la soglia di esenzione - conclude Ferri - avrebbe significato rimodulare la tassa aumentandola per i redditi più alti. L'impegno è comunque di estendere ancora questa fascia nel 2023».
Nicola De Rossi
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