Nasce in auto nel tragitto per l'ospedale: ora sta bene

Giovedì 22 Ottobre 2020
SANTA MARIA DI SALA
Bebè a bordo. Ma i genitori ancora non lo sapevano. «Mia moglie ha partorito in macchina, venite presto», occhi strabuzzanti e voce stravolta dalla sua stessa incredulità, Giovanni, il papà, si è presentato quasi correndo tra i corridoi del pronto soccorso. «Con il cordone ombelicale ancora attaccato a me, mi son presa il bimbo in braccio avvolgendolo e pulendolo con la felpa di mio marito», racconta Anna Maria, la mamma. Gabriele è nato prematuro. Grandi occhioni azzurri, tre chili e settanta grammi di peso, 49 centimetri. Non ha voluto aspettare un giorno di più e ha voluto scoprire il mondo in anticipo rispetto al previsto. Il fatto nei giorni scorsi. «Accusavo forti dolori già da un bel po'; ero anche stata ricoverata in ospedale per due settimane ricevendo il permesso dei medici di poter uscire per poco, da sabato a lunedì, per stare qualche ora a casa con gli altri due bimbi». E' accaduto tutto in fretta, racconta la mamma. «Mi si son rotte le acque nel tragitto da Veternigo a Mirano. Nemmeno il tempo di arrivare in ospedale che dopo pochi chilometri il bimbo era già nato. Ha fatto praticamente tutto da solo, certo grazie anche all'aiuto del suo papà, spaventatissimo ma felice». La famiglia si è trovata anche in leggera difficoltà quando all'anagrafe di Santa Maria di Sala è andata a registrare il lieto evento. «Ci hanno chiesto il luogo fisico in cui è nato e non sapevamo cosa indicare visto che come unico riferimento c'era il nome della via in cui stavamo transitando», racconta divertita Anna Maria. Ora è allegra, lei e il bimbo stanno bene: sono già passati i momenti pensierosi in cui il piccino ha avuto bisogno dell'incubatrice e certamente di qualche maggiore attenzione da parte dei sanitari.
Annamaria Parisi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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