Mose, schiarita per fatture e stipendi

Venerdì 28 Febbraio 2020
Mose, schiarita per fatture e stipendi
L'OPERA DA COMPLETARE
VENEZIA I soldi per completare il Mose ci sono. E quindi anche i soldi per assicurare gli stipendi ai 250 dipendenti del Consorzio Venezia Nuova e Thetis nonché pagare le fatture arretrate alle imprese che stanno eseguendo i lavori, che ammontano a nove milioni e mezzo.
Lo ha detto in videoconferenza di fronte ai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil il commissario al completamento dell'opera Elisabetta Spitz. Ovviamente, i sindacati non si sono accontentati di una dichiarazione che quasi un mese fa lei stessa aveva reso durante un convegno organizzato dall'ordine degli ingegneri e hanno chiesto impegni precisi.
Così Spitz tornerà entro martedì a dare una risposta a lavoratori e aziende. Già, perché sul piatto ci sono anche i pagamenti alle aziende, che sono fuori con un sacco di soldi e più volte hanno minacciato di interrompere i lavori e il termine ultimo è la fine del mese.
GLI STIPENDI
Delicata la situazione dei dipendenti, che proprio l'altro ieri avevano ricevuto una lettera dagli amministratori straordinari del Consorzio che diceva che non ci sono soldi in cassa e che gli stipendi non sarebbero arrivati puntuali prospettando anche una decisa di mesi di cassa integrazione per tutti.
Dall'incontro di ieri è emerso comunque che gli stipendi di febbraio saranno disponibili per i dipendenti del Consorzio dal 6 di marzo e dal giorno precedente per i dipendenti di Thetis. Per lo stipendio di marzo, che ugualmente fino a ieri era a rischio ritardi, sono state date rassicurazioni ma non sulla data precisa.
«Abbiamo chiesto - spiegano i sindacalisti confederali - che non ci sia una risposta all'emergenza, ma un impegno che si voglia arrivare alla fine dei lavori e soprattutto che ci siano i soldi per pagare gli stipendi non di febbraio o di marzo, ma anche dei mesi successivi».
Considerato che il commissario Elisabetta Spitz lunedì sarà dal ministro e martedì si è impegnata a dare risposte più precise ai rappresentanti dei lavoratori, è stato deciso di lasciare il tempo necessario a raccogliere le idee e le informazioni.
«Il commissario si è impegnato a darci entro martedì formale conferma delle risorse necessarie per garantire gli stipendi ai circa 250 lavoratori - dicono i confederali in una nota congiunta - ma nel caso in cui la situazione non si sbloccasse, metteremo in campo tutte le iniziative necessarie a sciogliere il nodo».
LE IMPRESE
L'impegno a dare una risposta anche alle imprese, che da mesi continuano a fare da bancomat anticipando le risorse necessarie ai lavori ha aperto uno spiraglio di speranza. Tuttavia non c'è l'intenzione di credere solo ai buoni propositi, che peraltro Spitz aveva enunciato anche un mese fa, per cui le imprese chiedono qualcosa di più. In ballo ci sono circa 2 milioni e mezzo per il consorzio Kostruttiva e 7 per Abb, che sta realizzando gli impianti. Al momento, il Consorzio ha in cassa solo un milione e mezzo. (m.f.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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