Morte in crociera la Procura indaga sui soccorsi

Mercoledì 18 Settembre 2019
Morte in crociera la Procura indaga sui soccorsi
CORREZZOLA
È stata aperta un'inchiesta in Procura sulla morte di Matteo Sartori di 33 anni, deceduto a causa di una caduta da una scala mentre era in crociera su una nave Msc, battente bandiera italiana, davanti alla costa dell'Albania. I familiari hanno presentato un esposto per fare chiarezza su un decesso dai molti lati oscuri. A partire dai soccorsi messi in atto dai medici albanesi. Il macchinista di Sistemi territoriali, residente da pochi mesi a Fossò ma originario di Piove di Sacco, è morto dopo sei giorni di agonia all'ospedale Sant'Antonio di Padova. A seguito della caduta ha riportato due fratture alla base del cranio, e anche queste saranno oggetto delle indagini ordinate dal pm Maria D'Arpa.
La sera di sabato 7 settembre Sonia Marcato di 31 anni assessore del comune di Correzzola e il suo amato Matteo si stavano godendo la meritata crociera sulle acque del mare Adriatico. Una coppia affiatata. Già da qualche mese erano andati a convivere in un appartamento di Fossò. Alla cena di gala Matteo si è tagliato un dito aprendo un crostaceo. Nulla di grave, ma è uscito un po' di sangue e per Matteo, sofferente di emofobia (la paura per il sangue), è stato uno choc. Si è alzato dal tavolo per raggiungere la cabina, disinfettarsi e poi riprendere a cenare con la sua Sonia. Ma negli alloggi non è mai arrivato. Salendo una scala della gigantesca nave, forse è scivolato o forse è stato colto da un malore, fatto sta che è caduto battendo con violenza la testa. La prima a prestargli soccorso è stata una hostess straniera, poi è arrivato il personale sanitario di bordo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il capitano, dopo avere appurato che nessun elicottero poteva decollare dalla costa albanese, ha deciso di chiamare la guardia costiera e con una lancia Matteo è stato trasportato all'ospedale di Durazzo. Qui i medici lo hanno visitato e medicato, ma vista la gravità del caso il 33enne è stato ricoverato all'ospedale di Tirana. I familiari, preoccupati per il loro caro, temendo non ricevesse le giuste cure, hanno ottenuto di imbarcarlo in un volo sanitario diretto a Brescia e dalla città lombarda è stato trasferito all'ospedale Sant'Antonio. Le sue condizioni ai medici padovani sono apparse subito molto gravi.
I parenti di Matteo Sartori, difesi dall'avvocato Omar Bottaro, hanno presentato un esposto in Procura per fare chiarezza sul decesso del 33enne. Sul corpo era già stata effettuato l'espianto degli organi, come richiesto dalla famiglia, così il magistrato ha chiesto l'acquisizione delle cartelle cliniche. Oggetto delle indagini sarà la macchina dei soccorsi messa in piedi dagli albanesi. Il sospetto è che Matteo non sia stato curato al meglio. Inoltre gli inquirenti vogliono ascoltare la hostess straniera che per prima lo ha aiutato.
Marco Aldighieri
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