Mick Jagger chiuderà la Mostra

Martedì 23 Luglio 2019
Mick Jagger chiuderà la Mostra
L'ANNUNCIO
Con la chiusura, fuori concorso, del film americano di Giuseppe Capotondi, The Burnt Orange Heresy con Mick Jagger attore, si arricchisce la pattuglia italiana a Venezia (28 agosto-7 settembre). In concorso (e sarebbe la sesta volta) dovrebbe esserci il nuovo film di Mario Martone con la commedia di Eduardo De Filippo: Il Sindaco del Rione Sanità, interpretato da Francesco Di Leva, Roberto De Francesco, Adriano Pantaleo, Massimiliano Gallo. Probabile anche il nuovo atteso film di Giorgio Diritti, Volevo Nascondermi dedicato alla vita del pittore Antonio Ligabue con Elio Germano. Ipotesi forte per il concorso riguarda anche il secondo film del documentarista Pietro Marcello, Martin Eden da Jack London, protagonista sarà Luca Marinelli. Si parla anche di Effetto Domino, opera seconda del padovano Alessandro Rossetto, mentre fuori gara probabili le anteprime mondiali di due eventi tv: la serie di Paolo Sorrentino The New Pope con John Malkovich accanto a Jude Law, e quella di Stefano Sollima Zero Zero Zero dal best seller di Roberto Saviano sul traffico di cocaina. A proposito di papi, si annuncia anche - se lo confermerà il direttore Alberto Barbera - The Pope di Fernando Meirelles con Jonathan Pryce nel ruolo di Bergoglio e Anthony Hopkins in quello di Ratzinger.
DAL MONDO
Tra i titoli internazionali resta alta l'attesa per il nuovo film (Netflix) di Martin Scorsese The Irishman con Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci. Variety include l'odissea nello spazio con Brad Pitt Ad Astra di James Gray, il dramma familiare di Noah Baumbach con Scarlett Johansson, Adam Driver e Laura Dern, il Joker con Joaquin Phoenix, The Aeronauts di Tom Harper (Amazon) con Eddie Redmayne e Felicity Jones e Against All Enemies con Kristen Stewart nei panni dell'attrice Jean Seberg controllata dall'FBI per il suo sostegno al movimento Black Panther. E a Venezia potrebbe riuscire anche il colpo del nuovo film di Roman Polanski An Officer and a Spy con il premio Oscar Jean Dujardin impegnato sul dossier Dreyfus, un noto caso di antisemitismo in Francia.
L'arrivo di Polanski rischia di provocare scalpore in seguito alla sua espulsione dall'Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Così come non passerebbe inosservata la première di Woody Allen, con A Rainy Day in New York, pronto e bloccato per le note vicende.
A pochi giorni dalla conferenza ufficiale della 76/ma mostra prevista per giovedì restano gli annunci ufficiali: i Leoni d'oro alla carriera a Pedro Almodovar e Julie Andrews; la presidentessa della giuria la regista argentina Lucrecia Martel; il film d'apertura La Vérité, il primo di Hirokazu Kore-eda con Catherine Deneuve, Juliette Binoche e Ethan Hawke). E a chiudere Giuseppe Capotondi con The Burnt Orange Heresy, un noir ambientato sul lago di Como: il carismatico critico d'arte James Figueras (Claes Bang) seduce l'affascinante turista Berenice Hollis (Elizabeth Debicki), i due nuovi innamorati raggiungono la lussuosa proprietà del potente collezionista d'arte Cassidy (Mick Jagger), questi rivela di essere il mecenate dello schivo Jerome Debney (Donald Sutherland), una sorta di J.D. Salinger del mondo dell'arte, e avanza ai due una strana richiesta: rubare a qualsiasi costo uno dei capolavori di Debney dallo studio dell'artista. Ma appena la coppia inizia a conoscere il leggendario Debney, comprende che nulla di quel personaggio e della loro missione è ciò che sembra.
IL REGISTA
Giuseppe Capotondi ha iniziato a dirigere video musicali e pubblicità televisive dall'età di 23 anni, e ha continuato senza sosta da allora. Ha diretto più di 250 video e spot fino a oggi, vincendo diversi premi internazionali incluso il Leone della pubblicità a Cannes. Nel 2009 il primo lungometraggio di finzione di Capotondi, La doppia ora, è stato presentato in concorso alla 66. Mostra di Venezia, ottenendo recensioni entusiaste e facendo vincere la Coppa Volpi per la migliore attrice alla sua protagonista Kseniya Rappoport. In seguito Capotondi ha diretto due documentari e diversi episodi televisivi quali Berlin Station per Epix, Suburra per Netflix ed Endeavour per ITV. The Burnt Orange Heresy è il suo secondo lungometraggio,
R.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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