Michielin «Vulcano» di canzoni

Martedì 9 Gennaio 2018
Michielin «Vulcano» di canzoni
DISCO E TOUR
Sono passati esattamente sei anni da quando, il 5 gennaio 2012, il successo arriva all'improvviso a cambiarle la vita. Come un regalo inaspettato, scartato a più di un mese dal suo diciassettesimo compleanno. Prima di quel giorno, Francesca Michielin era una studentessa del liceo classico della sua città, Bassano del Grappa, con la passione per la musica e un talento tutto da scoprire. Poi succede che decide di partecipare alla quinta edizione del talent show X Factor. E succede che lo vince, proprio quel 5 gennaio di sei anni fa. Per i suoi tantissimi fan, quale modo migliore di onorare un anniversario
NUMERI FORTUNATI
Si chiama 2640 ed è il terzo progetto discografico di soli inediti della giovanissima cantante veneta. È targato Sony Music ed è atteso per venerdì prossimo, 12 gennaio. Un disco contenente 13 brani, tra i quali Vulcano (primo singolo estratto, certificato disco di platino) e Io non abito al mare (scritto a quattro mani con Calcutta, in rotazione radiofonica dal 17 novembre scorso). Brani come storie, per raccontare la donna che è diventata in questi anni di carriera intrapresa a passi spediti. A collezionare canzoni presto diventate tormentoni, collaborazioni importanti ed importanti riconoscimenti. Come il secondo posto a Sanremo, nel 2016, con Nessun grado di separazione.
POLISTRUMENTISTA
Anni trascorsi a conoscere il mondo, a conoscersi. Un album per «comunicare, ascoltare, immaginare», spiega la polistrumentista. Tre obiettivi racchiusi in tre simboli, rappresentati dai tre triangoli che sono il logo attorno a cui ruota 2640. Il primo ricorda un vulcano, rosso come rosse sono le parole che a pronunciarle scottano. Il secondo sta per il mare, con quel suo blu di una profondità tutta da scandagliare. Mentre il terzo rappresenta un'alta montagna, pensata per chi ha il coraggio di spingersi sempre più in là con la fantasia. Brani vulcanici, marini, montani, li definisce Francesca Michielin, autrice di gran parte dei testi.
TITOLI E TOURNÈE
Da Comunicare, che apre il disco, fino ad Alonso, ultima traccia. Passando da Noleggiami ancora un film, scritta insieme a Dario Faini: «Un omaggio, sia sul profilo testuale sia su quello della produzione, agli anni Novanta. C'è un amore struggente racconta la cantante per tutto ciò che faceva da base ai riti domenicali della mia famiglia, fatti di Formula 1, persone riunite davanti alla tv, audiolibri, diapositive. La malinconia è più dolce e forte proprio perché non ho potuto condividere completamente i momenti in cui questi oggetti e questi usi sono stati parte della quotidianità. In studio ho appositamente suonato strumenti tipici di quest'epoca, come l'M1, o strumenti ideati con la stessa nostalgia per l'analogico, come i Critter&Guitari». E se c'era firmata da Dario Faini e Tommaso Paradiso. Bolivia, «un brano politico ma anche sentimentale, un attacco a chi con perbenismo e superficialità affronta situazioni molto complesse».
IN TUTTA ITALIA
Lava, che «parla di un episodio di amore molto complesso e rabbioso, in cui la donna è un oggetto, è il divertimento dell'uomo, e viene anche ferita sia verbalmente sia fisicamente. Qui i suoni rievocano un vulcano intento ad esplodere. C'è visceralità, c'è senso di ribollire interno, reso soprattutto dalla componente drum&bass». Canzoni che l'artista canterà insieme ai suoi successi più amati nei club di tutta Italia. Un tour prodotto e distribuito da Live Nation che, dopo l'anteprima di Parma il 16 marzo, partirà da Milano (il 17 marzo) e si concluderà a Firenze (il 15 aprile), toccando Torino, Brescia, Bologna, Trento, Catania, Perugia, Maglie (LE), Modugno (BA), Roma e Napoli. Unica tappa per il Veneto, l'appuntamento al New Age Club di Roncade (Treviso) mercoledì 28 marzo.
Valentina Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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