PIANIGA
«Non è possibile che una persona sparisca nel nulla e non si riesca a trovare né il suo corpo, né un solo elemento che possa fare luce sulla sua scomparsa. Nessuno sa ancora dirmi nulla e la mia impressione è che il suo caso sia stato abbandonato dagli inquirenti. Ma Florina non deve essere dimenticata. Sono passati quasi due anni e non so darmi pace. Se è morta, vorrei almeno una tomba su cui piangere e pregare». A parlare è Nela, la madre di Florina Simion, la 25enne di origine romene scomparsa nel tardo pomeriggio del 26 febbraio 2016 dalla sua abitazione di via Ludovico Ariosto 28, a Cazzago di Pianiga. Nonostante le vaste ricerche messe in atto dalle forze dell'ordine, dai vigili del fuoco e da diverse squadre della Protezione civile nei giorni e nei mesi successivi alla sparizione, di sua figlia non è stata ancora trovata alcuna traccia. «Ogni giorno guardo fuori dalla finestra con la speranza di vederla tornare a casa. Alla notte penso a lei e non dormo. Quella maledetta sera, prima di uscire, Florina ha ricevuto un messaggio sul cellulare. Subito dopo ha infilato in fretta il giubbotto ed è uscita. Di sicuro si doveva incontrare con qualcuno. Da quasi due anni mi chiedo con chi potrebbe essersi scambiata il messaggio. Nella mia mente si è fatto sempre più concreto un sospetto, ma non ho alcun elemento che possa suffragarlo».
I LEGALI
La famiglia Simion ha il patrocinio gratuito dell'avvocato veneziano Stefano Tigani, che dal 2016 segue la vicenda assieme al collega Piero Coluccio. Lo studio legale ha ottenuto l'autorizzazione del tribunale veneziano per poter monitorare il traffico telefonico del cellulare della ragazza e di accedere al fascicolo giudiziario che la riguarda. Finora però, nonostante le analisi dei dati telefonici, nulla di utile è ancora emerso. Anche i legali, come del resto la famiglia di Florina, sono giunti alla conclusione che la ragazza sia stata uccisa.
«Florina frequentava un uomo molto più grande di lei continua la mamma Nela - nonostante non si fosse mai presentato in casa come fidanzato e venisse a prenderla in macchina aspettandola fuori di casa, vedevo mia figlia felice e non mi sono mai opposta alla relazione».
Vittorino Compagno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Non è possibile che una persona sparisca nel nulla e non si riesca a trovare né il suo corpo, né un solo elemento che possa fare luce sulla sua scomparsa. Nessuno sa ancora dirmi nulla e la mia impressione è che il suo caso sia stato abbandonato dagli inquirenti. Ma Florina non deve essere dimenticata. Sono passati quasi due anni e non so darmi pace. Se è morta, vorrei almeno una tomba su cui piangere e pregare». A parlare è Nela, la madre di Florina Simion, la 25enne di origine romene scomparsa nel tardo pomeriggio del 26 febbraio 2016 dalla sua abitazione di via Ludovico Ariosto 28, a Cazzago di Pianiga. Nonostante le vaste ricerche messe in atto dalle forze dell'ordine, dai vigili del fuoco e da diverse squadre della Protezione civile nei giorni e nei mesi successivi alla sparizione, di sua figlia non è stata ancora trovata alcuna traccia. «Ogni giorno guardo fuori dalla finestra con la speranza di vederla tornare a casa. Alla notte penso a lei e non dormo. Quella maledetta sera, prima di uscire, Florina ha ricevuto un messaggio sul cellulare. Subito dopo ha infilato in fretta il giubbotto ed è uscita. Di sicuro si doveva incontrare con qualcuno. Da quasi due anni mi chiedo con chi potrebbe essersi scambiata il messaggio. Nella mia mente si è fatto sempre più concreto un sospetto, ma non ho alcun elemento che possa suffragarlo».
I LEGALI
La famiglia Simion ha il patrocinio gratuito dell'avvocato veneziano Stefano Tigani, che dal 2016 segue la vicenda assieme al collega Piero Coluccio. Lo studio legale ha ottenuto l'autorizzazione del tribunale veneziano per poter monitorare il traffico telefonico del cellulare della ragazza e di accedere al fascicolo giudiziario che la riguarda. Finora però, nonostante le analisi dei dati telefonici, nulla di utile è ancora emerso. Anche i legali, come del resto la famiglia di Florina, sono giunti alla conclusione che la ragazza sia stata uccisa.
«Florina frequentava un uomo molto più grande di lei continua la mamma Nela - nonostante non si fosse mai presentato in casa come fidanzato e venisse a prenderla in macchina aspettandola fuori di casa, vedevo mia figlia felice e non mi sono mai opposta alla relazione».
Vittorino Compagno
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