Mercato ittico all'Isola dei Saloni, caccia agli spazi

Venerdì 24 Maggio 2019
Mercato ittico all'Isola dei Saloni, caccia agli spazi
CHIOGGIA
L'Amministrazione intende dar corso ad uno studio di fattibilità per verificare se, all'Isola dei Saloni, sia davvero possibile trovare uno spazio adatto a potervi collocare il nuovo mercato ittico. Dovrebbe anche poter accogliere un certo numero di aziende del comparto. Lo conferma il sindaco Alessandro Ferro: «E' già allo studio il testo di una delibera; ne emergerà un quadro finalmente realistico. Nulla potrà essere lasciato al caso perché ogni eventuale intervento dovrà essere condotto nella piena salvaguardia di chi risiede nel quartiere. Nessuno dovrà uscirne penalizzato». Il sindaco ammette, per l'occasione, che ancor prima di pensare al costoso adattamento delle banchine all'attracco dei pescherecci ed alla creazione delle indispensabili strutture a terra, sarà necessario ipotizzare la revisione della viabilità e dell'accessibilità alla popolosa zona residenziale. La complessità della situazione è emersa a chiare lettere anche nel corso di un recente sopralluogo della VI Commissione consiliare, presieduta da Maria Chiara Boccato del Gruppo misto. La criticità più evidente è rappresentata dall'ormai fatiscente Ponte del Musichiere. Realizzato dallo Stato negli anni Sessanta, in funzione del traffico pesante, diretto e proveniente dai vecchi moli portuali, attualmente funziona a senso unico alternato. Il suo futuro appare controverso. L'ente che ne risulta responsabile tenderebbe a posticiparne il consolidamento oppure, in alternativa, avanza la radicale ricostruzione, in considerazione della mole di traffico che dovrebbe sostenere. In parole povere, qualora il Comune dovesse optare per il nuovo mercato ai Saloni, l'unico varco carrabile sul Canal Lombardo verrebbe effettivamente potenziato. Nel caso contrario, sarebbe prevedibile un intervento di ben più modesta portata.
«Si tratta di una situazione imbarazzante - ha commentato sul posto Jonatan Montanariello (Pd) - il quartiere non ne può più del senso unico alternato, l'intervento dovrebbe essere attuato a prescindere da ogni futura scelta urbanistica».
DEMOLIZIONI
Lo studio di fattibilità, secondo il sindaco, oltre considerare la separazione del traffico locale da quello indotto dal nuovo mercato, dovrebbe anche fornire soluzioni per la razionalizzazione della viabilità del rione, sorto negli anni 60 e 70 nel disordine. Per sincerarsene, basta osservare i forti dislivelli dovuti al fatto che i costruttori realizzarono i condomini nell'assenza di indicazioni di piano campagna valido per l'intera isola. Inoltre appare scontato il fatto che sarà necessario demolire alcune strutture esistenti. Prima fra tutte la Casa del portuale, già sede della Compagnia dei lavoratori del porto. Si tratta di un grande edificio sito quasi ai piedi della rampa del Ponte del Musichiere, abbandonato in seguito al trasferimento dei traffici a Val da Rio.
Roberto Perini
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