Mascherato e armato rapina la sala slot

Sabato 2 Novembre 2019
Mascherato e armato rapina la sala slot
IL COLPO
VENEZIA Tecnicamente, la serata era quella giusta. Un uomo con il volto coperto da una maschera bianca e una pistola (vera o finta questo per non è stato possibile stabilirlo) a zonzo per le calli, la notte di Halloween, non desta particolare scalpore. Quell'uomo, però, non stava andando a una festa, ma a una rapina. E il colpo gli è andato anche piuttosto bene: un bottino di circa tremila euro, rubato da una sala slot di Cannaregio.
ASSALTO
Ore 21, Rio Terà Farsetti, sala giochi Replay. All'interno del locale, in quel momento, c'è solo la commessa. L'uomo mascherato entra e punta subito la pistola in faccia alla donna. Parla con un lieve accento straniero, le ordina di entrare in uno stanzino e la chiude all'interno. Nel frattempo, ripulisce la cassa, circa tremila euro, e scappa. Di lui, nessuna traccia. La dipendente riesce ad avvertire le forze dell'ordine, che entrano e la liberano. Sul posto i carabinieri, con i colleghi della scientifica, a caccia di qualunque elemento utile per poter risalire al responsabile.
LE INDAGINI
Un lavoro che non sarà semplice. All'interno del locale, infatti, non ci sono telecamere. Non essendoci immagini da esaminare, l'unica traccia percorribile è l'identikit fornito dalla donna. La testimonianza della dipendente, però, sarebbe confusa e il ritratto dell'aggressore molto generico. Inoltre, anche il personale delle attività vicine non si sarebbe accorto di nulla. Si proverà a controllare le altre telecamere della zona, ma è difficile che ci possa essere qualche filmato utile. Il titolare e la dipendente della Replay, ieri, non hanno voluto rilasciare nessuna dichiarazione sull'accaduto. I carabinieri, in questo momento, non escludono nessuna pista.
I PRECEDENTI
Le modalità del colpo dell'altra sera hanno diversi precedenti in città. Gli investigatori, quindi, cercheranno di capire anche se ci possa essere una qualche relazione tra i vari episodi. Il 6 febbraio 2017 era capitato sempre a Cannaregio, all'Admiral club in calle dell'Aseo. I rapinatori in quel caso erano tre, visi mascherati da passamontagna e pistola in pugno. I banditi, poi, avevano rinchiuso la donna in bagno ed erano fuggiti con un bottino di un migliaio di euro. Stesso copione (ma con un epilogo più violento) una settimana prima al Lido. Due malviventi avevano picchiato e chiuso in bagno il gestore della sala slot Intralot di gran viale Santa Maria Elisabetta. I banditi l'avevano schiaffeggiato per convincerlo a mollare la presa sulla cassa, con all'interno alcune migliaia di euro.
LA TECNICA
Quella di chiudere il personale nel bagno o in un'altra stanza del locale è una tecnica che sta entrando sempre di più nel modus operandi dei rapinatori. In questo modo i banditi riescono a guadagnare tempo, condizione fondamentale per la buona riuscita di un colpo. Una strategia che complica l'efficacia degli interventi delle forze dell'ordine, che così non riescono a essere tempestivi. Le sale slot, per la loro capacità di avere contanti a disposizione, sono diventate l'obiettivo principe dei rapinatori. In centro storico come in terraferma: l'ultimo assalto, tre settimane fa, a una sala slot Admiral di Spinea.
Davide Tamiello
(Ha collaborato
Marta Gasparon)
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