LO SPETTACOLO
MILANO
Chissà se il Comune di Milano ha in mente di instaurare

Martedì 16 Aprile 2019
LO SPETTACOLO MILANO Chissà se il Comune di Milano ha in mente di instaurare
LO SPETTACOLO
MILANO
Chissà se il Comune di Milano ha in mente di instaurare i sensi unici anche per i pedoni. Potrebbe essere una ricetta contro la congestione urbana quando eventi di portata planetaria richiamano in città folle strabocchevoli. È il caso dell'ultima settimana del Design, che dal 9 al 24 aprile sembra aver superato i 400.000 visitatori provenienti da ogni angolo del mondo, che hanno letteralmente preso d'assalto non solo la Fiera di Rho, tradizionale sede del Salone del Mobile arricchito quest'anno anche dall'appuntamento biennale con Euroluce, ma tutte le location del Fuorisalone che ha ormai varcato i confini dei distretti storici per allargarsi a macchia d'olio, coinvolgendo praticamente l'intero tessuto urbano. Un'invasione curiosa e gioiosa che ha visto ancora una volta le case automobilistiche nel ruolo di protagoniste.
PRESENZA ARTICOLATA
La loro articolata e sempre più rappresentativa partecipazione si è caratterizzata per il comune intento, seppur perseguito con differenti metodologie di comunicazione, di non perdere l'occasione strategica di presentare a un pubblico colto e competente non solo i prodotti, ma anche e soprattutto le strategie con cui si preparano ad affrontare i cambiamenti epocali in atto nel settore che sta aprendo spazi importanti a nuovi player, mentre impone ai protagonisti tradizionali di trasformarsi da semplici fabbricanti di automobili a fornitori di servizi di mobilità a tutto campo. L'auto del futuro, che è destinata a essere elettrica, autonoma e condivisa, è stata la protagonista indiscussa della presenza automotive alla settimana milanese, con allestimenti di notevole impatto scenografico, spesso incentrati sulla luce come simbolo dell'alimentazione a batteria prossima vettura. Uno scelta espositiva che per esempio ha accomunato Lexus, il brand automobilistico che vanta la più longeva partecipazione all'appuntamento milanese, e Honda, che invece era alla sua prima apparizione. Il marchio di lusso di Toyota, che tra l'altro ha come al solito proclamato il vincitore del Lexus Design Award giunto alla 7^ edizione, ha puntato su una performance emozionante battezzata Leading with light, che ha visto una ballerina danzare nell'oscurità rotta solo da improvvisi e accecanti lampi luminosi in perfetta armonia con un gruppo di sei tramezzi mobili robotizzati, mentre Honda ha scelto la raffinata sede di una boutique d'alta moda per organizzare un percorso sonoro e visivo che conduceva alla scoperta della e-Prototype, la prima city car interamente elettrica che il marchio nipponico ha sviluppato espressamente per i mercati europei. Nessun prodotto specifico, invece, ma tanta tecnologia interattiva e ricca di riferimenti simbolici in Style set free, l'allestimento con cui Hyundai ha sintetizzato la sua visione dell'auto di domani come spazio di vita per esseri umani finalmente liberi dall'incombenza di occuparsi del volante. Anche la spagnola Seat ha scelto la strada dell'allestimento elettrizzante, ma l'ha percorsa affidandosi a due vetture concrete, anche se ancora contraddistinte dall'etichetta di concept car e fresche reduci dal Salone di Ginevra: la el-Born è una berlina compatta a batterie in arrivo nel 2020, mentre la microscopica Minimò è una sorta di moto a quattro ruote lunga appena 2,5 metri pensata per un utilizzo esclusivamente urbano.
TANTE NOVITÀ
Non è comunque mancato chi ha colto l'occasione milanese per svelare al pubblico italiano i prodotti più recenti: lo ha fatto per esempio Peugeot, incentrando la sua presentazione sulla nuova generazione di un modello chiave come la 208, disponibile anche in versione elettrica, e lo ha fatto Volkswagen tappezzando letteralmente la zona Tortona storica culla della Milan Design Week con le immagini della nuova T-Cross, un cui esemplare era esposto davanti alla sede del partner Archiproducts, network online di architettura e design. Da parte sua, il gruppo Jaguar-Land Rover è forse quello che si è più strettamente attenuto al tema della settimana, concentrando l'attenzione sul design. In particolare sullo sviluppo della nuova e tecnologica Range Rover Evoque e sui contenuti del nuovo linguaggio stilistico Jaguar, degnamente rappresentato a Milano dalla berlina XE. Nel segno dell'originalità creativa la presenza Citroën, il cui allestimento proponeva una sorta di viaggio nel futuro partendo da un heritage che ha pochi eguali nel panorama automobilistico internazionale: una scelta non casuale, che nei fatti ha dato inizio alle celebrazioni per il centenario del Double Chevron.
Giampiero Bottino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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