Lo prospetta un decreto usato anche a Capri e Ischia

Lunedì 9 Gennaio 2017
Lo prospetta un decreto usato anche a Capri e Ischia
Un contributo sullo sbarco da applicare alle isole minori, come Burano, Murano e Pellestrina in sostituzione della tassa di soggiorno. La legge lo prevede e viene già applicata, tanto per fare un esempio, dai Comuni di Capri e Anacapri. Ma anche a Ischia ed Elba. Si tratta del comma 3 bis dell'articolo 4 del decreto legge 16/3/2012, n.4410, secondo cui i Comuni che hanno sede giuridica nelle isole minori possono sostituire all'imposta di soggiorno un'imposta di sbarco, da applicare fino a un massimo di 1,50 euro, e della legge 221, entrata in vigore a febbraio del 2016, relativa alle Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di Green economy e il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali. A studiare il caso è il giornalista e presidente dell'associazione Arcipelago di Venezia Stefano D'Almo, buranello d'adozione. Ci sono 2700 abitanti, 50 funerali all'anno e solo 6 nascite a fronte di circa 2,5/3 milioni di turisti - spiega D'Almo - questi numeri sono preoccupanti e richiedono soluzioni immediate prima che Burano e le altre isole diventino contenitori vuoti. Ad oggi a Burano ci sono più di un centinaio di case in vendita e il dato è in costante aumento. Stessa cosa vale anche per Murano e Pellestrina. A fronte di questo contributo, i turisti avrebbero una sorta di Carta Burano, con agevolazioni in negozi e ristoranti e la possibilità di avere alcuni servizi compresi, come l'ingresso ai bagni pubblici e al Museo del merletto. Le risorse reperite andrebbero poi investite nel territorio. Tra le varie ipotesi l'organizzazione di eventi culturali, concerti di strada, incontri, proiezioni per attrarre turisti di maggiore qualità, il miglioramento dei collegamenti marittimi, la costituzione di un centro di ricerca che richiami inventori e laureati da tutto il mondo, l'istituzione di corsi universitari per la terza età, di percorsi archeologici guidati, birdwatching e pesca sportiva, fondi per contributi agli affitti alle giovani coppie, contributi a fondo perduto per il patrimonio architettonico e la messa in sicurezza degli immobili degradati. Il progetto è stato presentato alla sesta commissione consiliare del Comune ed ha destato un particolare interesse, tanto da spingere la presidente a chiedere all'avvocatura civica di verificare se questo possa essere esteso anche al centro storico di Venezia.
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