LIDO
Pare che il tempo si sia fermato. Il restauro è stato portato a compimento

Lunedì 11 Ottobre 2021
LIDO Pare che il tempo si sia fermato. Il restauro è stato portato a compimento
LIDO
Pare che il tempo si sia fermato. Il restauro è stato portato a compimento con un investimento cospicuo di 1,3 milioni di euro, ma il Tempio Votivo, in riviera Santa Maria Elisabetta al Lido, è sempre chiuso e inaccessibile alla cittadinanza. L'unica parte, che può essere aperta, e che viene frequentata dai fedeli, è la cripta concessa in gestione alla parrocchia per l'uso liturgico e le celebrazioni.
Tutto il resto è ancora chiuso, nonostante nel piano superiore dell'edificio, sia stato predisposto un Centro di documentazione sulla storia della Grande Guerra, con strumentazione anche multimediale. Nell'ottobre 2019, due anni fa, alla presenza del Patriarca, monsignor Francesco Moraglia, che ha benedetto l'avvenuto restauro, del sindaco Luigi Brugnaro e del prefetto Vittorio Zappalorto, è stato presentato alla cittadinanza l'intervento, portato avanti, grazie all'intesa tra Regione Veneto, Comune di Venezia e Patriarcato. Ma poi nessuno è più potuto entrare. Nel gioco delle date, e degli anniversari, proprio ieri ricorreva una data importante. Era il 10 ottobre del 2010, alle ore 10, undici anni fa, quando venne ricollocata, grazie all'imprenditore Teodoro Russo, la statua della Madonna sulla cupola del Tempio Votivo, statua che era stata divelta da un violentissimo fortunale nel settembre 2003. Anche in quel caso, ci vollero otto anni, la fede e la tenacia di un singolo primato, con la sua impresa la Dogale Costruzioni del Lido per arrivare, tra mille difficoltà burocratiche, dopo circa otto anni a riposizionare la statua della Vergine, nel tempio voluto dall'allora Patriarca, Cardinale La Fontaine, dove riposano circa tremila Caduti delle due guerre mondiali.
Manca ancora una convenzione tra Onor Caduti di Roma e gli enti locali, che regoli, nel dettaglio, modalità di apertura e competenze. Al Lido l'auspicio è che una soluzione possa arrivare al più presto, magari proprio a novembre, mese dedicato alla commemorazione dei defunti e dei Caduti in guerra, o dicembre, periodo natalizio.
Lorenzo Mayer
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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