MARTELLAGO
Finalmente liberato l'alloggio comunale di via Roma usato per le emergenze abitative, da anni ostaggio di una famiglia albanese, genitori e 4 figli, di cui tre minori. Il Comune nel marzo 2015 lo aveva assegnato loro per 75 simbolici euro al mese, ma per un anno, il tempo di risollevarsi. Scaduto il contratto, gli inquilini non hanno più voluto lasciare la casa, occupandola a scapito di altri che ne avevano bisogno. La Giunta precedente all'attuale, nel 2016, ha dovuto attivare una procedura di sfratto; e incaricare un legale, costato 1.500 euro, quasi quanto l'affitto e l'indennità di occupazione percepiti in tre anni dalla famiglia. A giugno doveva arrivare l'ufficiale giudiziario: visita rinviata (anche per opportunità elettorali) al 19 luglio. La patata è così passata al neosindaco Saccarola e all'assessora al Sociale Silvia Bernardo che hanno trovato una nuova e decorosa sistemazione, intanto per 4 mesi, in una casa-famiglia di Padova, stipulando una convenzione per una spesa di tremila euro. Hanno poi convinto i coniugi ad accettare la soluzione, evitando l'intervento della forza pubblica e traumi ai minori. Ieri li hanno accompagnati tutti a Padova aiutandoli con un furgone. L'ufficiale giudiziario ha redatto il verbale di ritorno in possesso dell'immobile al Comune, che potrà riassegnarlo a un'altra famiglia bisognosa: in lista d'attesa per una casa popolare ce ne sono 43. N.Der.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Finalmente liberato l'alloggio comunale di via Roma usato per le emergenze abitative, da anni ostaggio di una famiglia albanese, genitori e 4 figli, di cui tre minori. Il Comune nel marzo 2015 lo aveva assegnato loro per 75 simbolici euro al mese, ma per un anno, il tempo di risollevarsi. Scaduto il contratto, gli inquilini non hanno più voluto lasciare la casa, occupandola a scapito di altri che ne avevano bisogno. La Giunta precedente all'attuale, nel 2016, ha dovuto attivare una procedura di sfratto; e incaricare un legale, costato 1.500 euro, quasi quanto l'affitto e l'indennità di occupazione percepiti in tre anni dalla famiglia. A giugno doveva arrivare l'ufficiale giudiziario: visita rinviata (anche per opportunità elettorali) al 19 luglio. La patata è così passata al neosindaco Saccarola e all'assessora al Sociale Silvia Bernardo che hanno trovato una nuova e decorosa sistemazione, intanto per 4 mesi, in una casa-famiglia di Padova, stipulando una convenzione per una spesa di tremila euro. Hanno poi convinto i coniugi ad accettare la soluzione, evitando l'intervento della forza pubblica e traumi ai minori. Ieri li hanno accompagnati tutti a Padova aiutandoli con un furgone. L'ufficiale giudiziario ha redatto il verbale di ritorno in possesso dell'immobile al Comune, che potrà riassegnarlo a un'altra famiglia bisognosa: in lista d'attesa per una casa popolare ce ne sono 43. N.Der.
