LE REAZIONI
MESTRE A braccia aperte. Spalancate. E con un sorriso a 32 denti.

Mercoledì 17 Luglio 2019
LE REAZIONI MESTRE A braccia aperte. Spalancate. E con un sorriso a 32 denti.
LE REAZIONI
MESTRE A braccia aperte. Spalancate. E con un sorriso a 32 denti. A Ca' Farsetti attendono così Francesco Canella e la sua Alì Spa che si è aggiudicata l'asta dell'intero lotto dell'ex Umberto I. Del resto non poteva esserci notizia migliore per il Comune che, sul buco di Mestre, in questi anni ha speso fior di quattrini per murare l'impossibile dei fabbricati rimasti in piedi, ottenendo in cambio quel parcheggio risultato vitale per continuare a portare un po' di gente in un centro che si è progressivamente disgregato, ma comunque in un'area diventata simbolo del degrado. E invece, dopo il sogno svanito delle tre torri da 100 metri della Dng e un'attesa lunga più di dieci anni, stavolta sembra essere quasi fatta per far rinascere gli oltre 5 ettari abbandonati in pieno centro, a due passi da piazza Ferretto, grazie al gruppo di un imprenditore veneto che è la vera garanzia di solidità dell'investimento che adesso è solo all'inizio.
«RIPARTE LA CITTÁ»
Renato Boraso, assessore alla Gestione del patrimonio e alla Mobilità, non lesina complimenti: «Sì, Alì è un gruppo solido del nostro Veneto e sono, siamo felici che abbia deciso di investire sul centro di Mestre, ponendo fine a questa situazione e facendo ripartire il buco nero della città - commenta Boraso -. Faccio i complimenti a loro, al fondatore Francesco Canella, come all'altra cordata che si era presentata e, non ultima, alla dottoressa Federica Candiotto che ha portato a termine questa difficile operazione del fallimento Dng e dell'asta dei terreni». Terreni il cui attuale valore stimato di 15 milioni di euro è lievitato fino a 26,5 milioni nel corso dell'asta. «In questi anni abbiamo creato le condizioni affinché aumentasse il valore dell'area, come con il riavvio del cantiere dell'Sfmr che consentirà di aprire la nuova stazione ferroviaria di via Olimpia - fanno sapere da Ca' Farsetti -. È evidente che se hanno deciso di offrire una somma simile lo hanno fatto a ragion veduta». E Boraso va giù dritto contro chi, come il Pd, pretendeva che fosse il Comune ad acquistare l'area: «Mi sembrano quantomeno confusi - riprende l'assessore -. Ma come, avremmo dovuto metterci 15 milioni, poi saliti a oltre 26, per avere un'area su cui poi l'amministrazione avrebbe dovuto spendere altri 150 milioni di euro per sistemarla... Avremmo ipotecato i conti del Comune, che sono i conti di tutti i cittadini, per chissà quanti anni. Invece, grazie a questa vendita, finalmente ci verrà dato quel beneficio pubblico che è composto dai padiglioni dell'ex ospedale più 1,3 ettari di verde pubblico per i quali, tolta l'ipoteca messa dalle banche, vogliamo andare al rogito al più presto. E solo per questi beni ci sarà davvero molto da ragionare».
PRONTI A RICEVERLI
Su quali saranno le intenzioni del Gruppo Alì sull'ex Umberto I in Comune non sanno nulla. «Ma siamo pronti a riceverli e a prendere in considerazione tutta la pluralità di funzioni che possono starci su spazi e volumi del genere. L'importante - concludono da Ca' Farsetti - è che ora, dopo il buco del Lido, possiamo dire che si chiuderà anche il buco di Mestre. Si rialza la testa». «Da oltre nove anni abbiamo coltivato la speranza che si giungesse ad una soluzione per lo storico buco nero che ha attirato degrado, spaccio, distrutto aziende commerciali limitrofe, determinato disvalore degli immobili attorno - interviene intanto Fabrizio Coniglio del comitato Mestre Off limits e presidente del Panathlon di Mestre -. Siamo sicuri che il progetto che verrà sviluppato saprà armonizzare imprenditorialità e vivibilità. A più riprese abbiamo auspicato una specie di cittadella sportiva a misura d'uomo e mi piace di immaginare una struttura sportiva, una sorta di Alì Arena quale corollario di un polo commerciale che evidentemente nascerà. Mestre ha bisogno di impianti sportivi e il binomio sarebbe straordinario. Assieme all'M9 la città saprà presentare così anche ai nuovi turisti che già stanno visitando Mestre un'offerta attraente. Sono altresì certo che anche i negozi trarranno giovamento dal risanamento che tutti auspichiamo».
F.Fen.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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