LE INCHIESTE
VENEZIA Un altro componente tecnico della Msc Opera è stato

Mercoledì 17 Luglio 2019
LE INCHIESTE
VENEZIA Un altro componente tecnico della Msc Opera è stato posto sotto sequestro dalla Procura per consentire lo svolgimento degli accertamenti, delegati ad un pool di consulenti, per cercare di ricostruire la dinamica dell'incidente verificatosi lo scorso 2 giugno, quando la grande nave passeggeri finì contro una banchina di San Basilio. Si tratta di un'apparecchiatura che era collegata alla scatola nera, la cui esistenza è stata rilevata nel corso delle operazioni di riversamento dei dati. Il sequestro è stato operato al rientro della Msc Opera in Marittima a Venezia, un settimana dopo l'avvio delle operazioni peritali e il dissequestro della nave. Da allora il lavoro dei periti sta procedendo per analizzare tutti i dati disponibili e cercare di capire cosa ha provocato il guasto a seguito del quale la grande nave è diventata ingovernabile: un black-out imprevedbile, un errore di manovra, un problema di manutenzione? Il termine di 90 giorni stabilito dai pm Giorgio Gava e Andrea Petroni per concludere gli accertamenti scdarà all'inizio di settembre, ma non è escluso che gli esperti possano chiedere una proroga.
COSTA DELIZIOSA
Nel frattempo proseguono le indagini anche sul secondo incidente, fortunatamente senza conseguenze, che ha coinvolto la Costa Deliziosa, la quale ha rischiato di finire contro la Riva dei Sette martiri, domenica 7 luglio, a causa del forte vento scatenatosi durante un temporale mentre la nave stava lasciando il Porto. Gli accertamenti sono stati delegati dal pm Petroni alla Guardia di Finanza in quanto tra gli aspetti oggetto di approfondimento vi è anche il comportamento della Capitaneria di Porto, che ha dato il via libera alla partenza della grande nave nonostante il maltempo previsto. Dunque la Procura ha preferito affidare le indagini alle Fiamme Gialle, che dovrebbero consegnare la loro relazione entro la fine della settimana, quando la Costa Deliziosa farà rientro a Venezia. Con molte probabilità vi sarà necessità per gli inquirenti di analizzare la scatola nera.
COMANDANTE INTERROGATO
Nel frattempo il comandante della Deliziosa è stato ascoltato, domenica, dagli uomini della Capitaneria di Porto nell'ambito dell'inchiesta amministrativa avviata su sollecitazione del ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, il quale è intervenuto per ottenere la modifica dell'iniziale classificazione assegnata all'evento, definito incidente marittimo di scarsa rilevanza. In sede penale, invece, il comandante non è stato ancora interrogato: per il momento nell'inchiesta non figura alcun indagato e il fascicolo è iscritto a carico di ignoti.
L'ORDINANZA
Venerdì scorso, 5 giorni dopo l'incidente della Deliziosa, la Capitaneria ha emanato, a firma del Comandante Piero Pellizzari, una nuova ordinanza (la 79 del 2019) che modifica quella emessa appena un mese fa, dopo l'episodio della Msc Opera, per definire in modo più preciso i comportamenti da tenere in caso di maltempo, gli obblighi del capitano delle navi, ma anche per precisare che la Capitaneria può ad insindacabile giudizio modificare l'orario di entrata e di uscita delle navi dal Porto per motivi di sicurezza. Cosa che in precedenza non era esplicitata.
Gianluca Amadori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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