Le immagini di Tomaselli tra ghiacci e balene

Sabato 7 Dicembre 2019
FOTOGRAFIA
«Non ci vide, non poteva vederci. Ma avvertì nell'acqua un ronzio lontanissimo. Percepì il gorgogliare sommesso delle nostre eliche (.) Così è cominciata la sua fuga senza scampo. Sotto, più sotto, nel liquido crepuscolo del Grande Oceano, Leviatan troverebbe la sua foresta vergine; ma non può, ha bisogno di respirare, potrà resistere ancora due minuti ancora uno, poi su a galla, a cercare l'aria e la morte. È terribile».
A scrivere così siamo nel 1937 è il giornalista e fotografo veneziano Cesco Tomaselli, prima giornalista al Gazzettino a Padova e dal 1925 inviato per 40 anni del Corriere della Sera. E' imbarcato nella nave Anglo Norse, un cargo da 17mila tonnellate da dove passerà alla norvegese Pelagos (forse primo italiano ad arrivare nel mare Antartico) per cinque mesi di caccia alle balene.
Da quell'esperienza fatta alla vigilia della guerra quando i britannici cercavano risorse alternative ai combustibili, come il grasso di balena, Tomaselli raccoglie taccuini di appunti ma riesce ad effettuare anche un insolito reportage fotografico.
UCCISIONI TERRIBILI
Quarantaquattro di quelle foto che furono ritrovate per caso all'inizio degli anni '90 e che il fotografo e collezionista Aldo Gabbana sono in mostra da oggi a Mirano grazie a Mirano Fotografia e al Centro Studi Cesco Tomaselli di Borgoricco. Le foto di uno dei più grandi inviati del Novecento narrano la vita a bordo, le giornate ripetitive, la facile preda di tonnellate di grasso, le uccisioni terribili. Ma non possono far sentire le parole di Tomaselli che dopo il reportage scrive un libro La corrida delle balene (1938) dove si capisce fin dal titolo l'atmosfera di sgomento che permea l'autore per quella devastazione ambientale, questione al tempo però nemmeno sospettata. Il giornalista, per il mare Antartico, userà lo stesso corredo polare che una decina d'anni prima lo aveva protetto nelle due spedizioni al Polo Nord di Nobile con il dirigibile Norge prima e con l'Italia (1928) dopo; spedizione dalla quale si salva per miracolo. Per questo i suoi abiti puzzano tremendamente di naftalina e insospettiscono il doganiere a Porto Said da dove si imbarca.
Francesco Ugo (Cesco) Tomaselli - nato a Venezia il 14 gennaio 1893 - ufficiale degli alpini nel battaglione Vicenza, due medaglie al valore militare muore a Milano il 12 novembre 1963: le sue spoglie si trovano nel cimitero comunale di Borgoricco, centro dove si trasferirà, fra qualche mese, l'esposizione. A Mirano la mostra Cesco Tomaselli, tra ghiacci e balene è visibile nella barchessa di villa Giustinian Morosini via Mariutto, 1 - sabato e domenica 7-8, 14-15, 21-22 di dicembre dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30.
Adriano Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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