LE CEMENTINE
Immerso nella natura, mimetizzato nel verde, Le Cementine è

Lunedì 27 Maggio 2019
LE CEMENTINE Immerso nella natura, mimetizzato nel verde, Le Cementine è
LE CEMENTINE
Immerso nella natura, mimetizzato nel verde, Le Cementine è il ristorante aperto al pubblico (dal mercoledì alla domenica sera, a pranzo solo la domenica, per ora), di H-Farm, fucina di innovazione nascosta nella campagna fra Quarto d'Altino e Roncade, fra Venezia e Treviso. Metropolitano ed esotico, affascinante sia di giorno - quando la sua forza è la luce diffusa che entra attraverso le vetrate e la vista accarezza il prato, le viti, gli orti -, sia la sera quando, con il buio, il gioco di luci crea un'atmosfera unica, dentro e fuori. Uno spazio tecnologico e bucolico da qualche mese nelle mani di Alberto Toè, 30 anni, da San Pietro di Feletto, e un percorso che, partendo da Treviso - dove una decina di anni fa mosse i primi passi al Med -, è stato poi segnato da maestri di primissimo livello, da Andreas Caminada, chef anima dello spettacolare Schloss Schauenstein, tre stelle Michelin in Svizzera, fino a Norbert Niederkofler, altro tristellato, in Alta Badia.
IL RITORNO
Dopo anni da emigrante, Alberto è infine tornato a casa, in questa preziosa cornice, dove si respira innovazione e tecnologia, lo sguardo è diretto al futuro e la cucina è perfettamente integrata nella filosofia del luogo. Eppure, a dimostrazione che senza rispetto per le persone e la natura non c'è domani, l'Orto di H-Farm, a dieci metri, curato con dedizione e amore, fornisce una quantità di ingredienti, per cui vedrete Alberto o qualcuno della sua giovane squadra, dal giapponese Nori al pasticcere Michele Dal Cin, uscire a raccogliere l'acetosella o il ravanello, la senape o l'ibisco, le tagete (per farci il gelato) o l'issopo, il dragoncello all'anice e il basilico alla liquirizia.
C'è tempo e margine di crescita, in tutto (dal Giappone, fra l'altro, sorveglia la squadra un'altra gloria della cucina trevigiana, Luca Fantin da Silea, stella Michelin al Bulgari di Tokyo), ma già si intravvede una precisa idea di cucina: giovane, moderna, appassionata, contemporanea: fra il Fegato alla Veneziana (a modo loro, si capisce) e il Polpo piselli menta porro, lo Gnocco melanzane, basilico, pomodoro e il Risotto con lumache e aglio orsino, il Cremoso alle pere e cioccolato, mascarpone e noci oppure l'Orto, un dessert che è una piccola opera d'arte, fra menta, fragole, fiori d'acacia, biscotto.
Claudio De Min
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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