«La torre tra le corti? Assurda»

Mercoledì 28 Aprile 2021
«La torre tra le corti? Assurda»
URBANISTICA
MESTRE La battaglia contro la torre di viale San Marco è solo all'inizio, ma dalle prime avvisaglie promette di essere particolarmente serrata. Il rendering che mostra un edificio elegante e avveniristico, rivestito di pannelli solari e giardini verticali e che richiama alla mente il celebre Bosco Verticale progettato dall'archistar milanese Stefano Boeri, non incanta i residenti di viale San Marco che si stanno mobilitando per impedirne la costruzione o, almeno, per spostarlo in qualche altra parte di Mestre. E che la discussione sul progetto di una torre che dovrebbe modificare lo skyline del quartiere prometta di essere lungo e animato lo si è capito anche ieri pomeriggio durante i lavori della quinta e sesta Commissione consiliare, convocate via web per illustrare ai consiglieri comunali i dettagli della delibera che recepisce l'accordo stipulato tra il Comune di Venezia e la ditta Genuine srl che prevede la bonifica e la riqualificazione dei 23mila metri quadrati dell'ex campo di calcio della Real San Marco.
IL PROGETTO
Cuore dell'intervento è proprio la controversa torre alta 70 metri, per una superficie di 6.650 metri quadrati, oltre ad altri 4.550 mq riservati ad attività commerciali, che dovrebbe sorgere tra viale Vespucci e viale San Marco. Un intervento da 20 milioni di euro da subito inviso ad una parte dei residenti , allarmati dal suo impatto ambientale e visivo, che si stanno già organizzando in comitati di quartiere per fermare il progetto e che vorrebbero che l'area, abbandonata da un decennio e fortemente inquinata, tornasse alla sua destinazione originaria, cioè quella sportiva. Il progetto, contro il quale si sta compattando l'intera opposizione in Consiglio comunale, risale alla precedente consiliatura, ma solo ora ha preso forma concreta. L'accordo pubblico-privato comporterà l'approvazione di una variante urbanistica al Piano degli interventi che consenta la realizzazione di un'area a destinazione residenziale e commerciale, oltre a parcheggi e aree verdi urbane, che dovrebbero sorgere dopo la completa bonifica dell'area il cui costo, interamente a carico del privato, è stato stimato in almeno 1,3 milioni di euro.
LA BATTAGLIA
Al di là degli aspetti puramente tecnici del progetto, che viene quasi unanimemente riconosciuto di qualità elevata, la discussione politica sulla torre ricoperta di giardini verticali, sarà incentrata soprattutto sull'opportunità o meno di realizzare un progetto di tale entità in un'area così storicamente e geograficamente caratterizzata di Mestre. «Siamo contrari ad un intervento che è chiaramente fuori scala ha osservato in commissione il consigliere del Pd Emanuele Rosteghin -. Nel progetto si rimanda alle vecchie corti veneziane ideate dagli architetti dell'epoca, negli anni '50, quando nacque il villaggio San Marco, ma non si comprende quale sia l'attinenza tra le corti e una torre alta settanta metri». «Mi chiedo se è stato chiesto un parere all'Enac ha sottolineato il consigliere Marco Gasparinetti dal momento che la torre di 70 metri si troverebbe a poca distanza dalle rotte di atterraggio degli aeromobili che arrivano al Marco Polo». «Non si può pensare di intervenire con un progetto simile senza prima aver consultato i residenti - ha aggiunto il consigliere Giovanni Andrea Martini, sempre dai banchi dell'opposizione - e poi mi chiedo se abbia senso realizzare l'ennesima area commerciale quando viale San Marco è piena di saracinesche chiuse». «Non siamo contrari per principio agli edifici verticali in stile Boeri ha osservato Gianfranco Bettin , ma discutiamo dell'opportunità di realizzare un intervento che stravolgerebbe completamente la fisionomia di un quartiere costruito in modo pregevole per riprodurre le corti veneziane, ideate per ospitare i veneziani che furono costretti ad abbandonare una città sovraffollata». E per chiedere nuovi spazi verdi e ribadire la loro ferma contrarietà alla cementificazione dell'ex campo da calcio, i residenti di viale San Marco si ritroveranno in assemblea domani, giovedì, alle 18.30 nel piazzale della chiesa di San Giuseppe.
Paolo Guidone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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