LA STORIA
La sede è nuova di zecca in uno degli antichi magazzini del Porto

Mercoledì 20 Giugno 2018
LA STORIA
La sede è nuova di zecca in uno degli antichi magazzini del Porto di Venezia trasformati in lunghi e spaziosi uffici. Qui, a Santa Marta, a due passi dal Canale della Giudecca dove solcano le grandi navi crociera, da qualche settimana ha trovato la sua nuova casa, una delle aziende editoriali più importanti d'Italia come la Marsilio. Qui, una quarantina di dipendenti ha trovato spazi nuovi e ampi per confermare il valore di questa casa editrice, l'unica targata Venezia che abbia raggiunto, con i propri successi e le proprie proposte librarie, il panorama nazionale e internazionale.
IN TRASFORMAZIONE
Così, ora Luca De Michelis, figlio di Cesare, il patron della Marsilio, fondatore insieme al fratello, l'ex ministro Gianni, con il ruolo di amministratore delegato (Ho deciso di dedicarmi alla Marsilio, dopo molti anni trascorsi a lavorare nel settore finanziario) guarda al futuro. E parte subito con un dato: «Dopo il riassetto del gruppo che ci ha visto rientrare in possesso della società dopo anni di collaborazione e di intesa con Rcs, siamo giunti ad un accordo con Feltrinelli che ha lasciato nelle nostre mani il 40 per cento della società. Questo nuova formula, già operativa da qualche anno, permette alla Marsilio di guardare al futuro in un sistema di grande trasformazione. È in sostanza una sorta di piattaforma comune che consente alla Marsilio e alla Feltrinelli di essere e operare insieme sul mercato ognuna mantenendo la propria autonomia e indipendenza, ma allo stesso tempo operando in un panorama unico».
UNA NUOVA COLLANA
E al di là dei successi editoriali di questi anni, in particolare legati alla giallistica scandinava (Larsson su tutti), Marsilio nelle prossime settimane - a conferma dello stato di grazia - darà il via ad una nuova collana che si aggiungerà a quelle già presenti e pubblicate in collaborazione con Feltrinelli. «Sarà un'operazione tutta nuova con il nostro marchio. Si chiamerà Passaparola - spiega Luca De Michelis e raccoglieremo memoir di scrittori italiani invitati a riflettere su libri che amano o hanno amato nella loro. Si partirà con tre titoli: Michela Murgia con L'inferno è una buona memoria sulle visioni di Le nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley; Lisa Ginzburg con Pura invenzione, dodici variazioni su Frankenstein di Mary Shelley; Alessandro Giammei con Una Serie ininterrotta di gesti riusciti su esercizi legati al Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald. E poi ancora seguiranno: Simona Vinci, Barbara Alberti, Annalisa De Simone, Marco Malvaldi, Teresa Ciabatti. Sarà una sorta di collana che funziona come gruppo di lettura».
LA METAFORA CALCISTICA
A Luca De Michelis piacciono comunque le metafore calcistiche per definire con passione il lavoro di Marsilio. «Nella nostra storia siamo sempre stati eclettici, perchè eclettico è sempre stato mio padre Cesare - ci tiene a sottolineare - Del resto una città come Venezia offre incroci importanti tra università, istituzioni e cultura nazionale e internazionale. In qualche modo, seguendo un ragionamento... calcistico direi che siamo una squadra che magari non si compra un Higuain, ma che qualche volta vince per tre a zero. Una sorta di... Atalanta». Seguendo la metafora una di quelle che si chiamano le provinciali di lusso, ma una casa editrice come la Marsilio, è tutt'altro che provinciale. Gli orizzonti sono ad ampio raggio, con la cura e le capacità dimostrate in tanti anni. «Ci tengo al valore e al concetto di squadra - sottolinea De Michelis - soprattutto dopo che ci siamo posti la questione dell'eredità aziendale in senso lato. È vero che investiamo sui libri, ma a noi interessa soprattutto investire sugli autori. Cominciare da qui ad avere una squadra rappresentativa e poi via via in tutto lo staff della nostra casa editrice. Avere un rapporto diretto con gli autori, lavorarci insieme, condividere con loro il lavoro editoriale e intellettuale è per noi essenziale. Emerge un valore di relazione che è il carburante importante per tutti noi. E questo senza tener conto delle ideologie. Devo dire che una delle qualità che ho ereditato da mio padre Cesare è soprattutto quello di essere impermeabile alle ideologie».
FARE SQUADRA
E poi torna il recente accordo con Feltrinelli che offre così uno sguardo più ampio al marchio Marsilio. «È il nostro futuro - aggiunge De Michelis - Da qualche mese abbiamo una collana di tascabili che pubblichiamo con i nostri due marchi: Universale Feltrinelli e Marsilio che, di fatto, come accade, allungano la vita di quel libro. E questo lo stiamo facendo soprattutto con i gialli della nostra collana più famosa» Non vi è dubbio che questa unione tra le due case editrici potrà portare in un prossimo futuro ad una unione anche più grande con altri nomi forti del panorama editoriale. Quali? De Michelis si limita a dire: «Ci sono altri editori che soffrono la frammentazione attualmente presente in Italia. Poi si vedrà... Vedremo nei prossimi anni. Di certo è in atto una profonda trasformazione culturale e dobbiamo starci dentro».
I LIBRI D'ARTE
Infine un'ultima riflessione e che riguarda il mondo editoriale dei libri d'arte, una delle maggiori aree di intervento della Marsilio soprattutto per i cataloghi delle grandi esposizioni nazionali e internazionali. «Su questo settore - conclude De Michelis - siamo senz'altro leader, mentre ad esempio Feltrinelli non lo è. Non vi è dubbio che unire le forze anche in questo campo può essere senz'altro interessante, anche perchè, come già avviene, possiamo ampliare entrambi il nostro raggio di azione così come già accade con alcuni dei più prestigiosi musei nazionali e anche per la gestione di grandi eventi culturali».
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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