LA RIVOLUZIONE
DRESDA
La fabbrica di vetro, la Gläserne Manifaktur, è

Martedì 23 Ottobre 2018
LA RIVOLUZIONE DRESDA La fabbrica di vetro, la Gläserne Manifaktur, è
LA RIVOLUZIONE
DRESDA
La fabbrica di vetro, la Gläserne Manifaktur, è un'attrazione turistica. È uno dei simboli della svolta ecologica di Volkswagen e della sua nuova sfida green. Dopo aver motorizzato la Germania con il Maggiolino, diventato un'icona mondiale, e dopo aver ripetuto il miracolo dell'auto planetaria con la Golf, da anni il modello più venduto in Europa e sempre fra i primi al mondo, adesso è la volta dell'auto elettrica per il popolo. Volkswagen vuole democratizzare la mobilità a zero emissioni con soluzioni non soltanto tecnologicamente avanzate, ma soprattutto economicamente appetibili. Il motto dell'operazione con la quale il colosso di Wolfsburg intende ri-colonizzare le strade con veicoli a batteria è Electric for All.
Sull'ordinata e silenziosa linea dello stabilimento trasparente dove i metalmeccanici lavorano con tute bianche e dove l'atmosfera è più quella di una clinica, vengono assemblate non più di 72 e-Golf al giorno. Fino a qualche anno fa era il sito di assemblaggio dell'ammiraglia Volkswagen, la Phaeton (84.235 quelle fabbricate), e della Bentley Flyung Spur (2.186 esemplari sono stati prodotti lì).
FORTE ESPANSIONE
Adesso è anche un nuovo incubatore di start-up alle quali Volkswagen offre spazi ai piani più alti dell'edificio e garantisce fondi per studiare soluzioni destinate a rendere più fluida e sostenibile la mobilità del domani. La e-Golf, ancora costruita sul pianale della versione termica, rimarrà senza un'erede diretta. Perché il modello che le succederà sarà la prima auto progettata per essere a zero emissioni. È la prima auto della gamma I.D. progettata sulla nuova piattaforma modulare elettrica (Meb) destinata a diventare strategia almeno quando la Mqb. Il costruttore ha già esibito i primi quattro prototipi di questa inedita famiglia: oltre alla compatta, ci sono una berlina (I.D. Vizzion), un van (I.D. Buzz) ed un Suv (I.D. Crozz). A questi si aggiunge il bolide che, in Colorado, negli Stati Uniti, si è arrampicato fino agli oltre 4.300 metri di quota di Pikes Peak, la montagna dalla quale ha preso anche il nome la I.D. R. Lungo gli impressionanti tornati delle Montagne Rocciose ha raggiunto velocità mai registrate prima. Volkswagen voleva dimostrare che l'auto elettrica può anche essere sinonimo di sportività e di altissime prestazioni.
Il colosso tedesco che ha investito sei miliardi nella svolta punta ad elettrizzare gli automobilisti elettrificando la gamma. Tanto che l'architettura Meb è destinata a servire per la produzione di non meno di 10 milioni di veicoli a zero emissioni. Già nel 2020 la sola Volkswagen prevede di commercializzarne 150.000 esemplari, destinati a superare il milione con il 2025. Sui soli impianti tedeschi di Braunschweig, Salzgitter e Kassel ha speso 1,3 miliardi di euro per adeguarli alla nuova offensiva elettrica.
OLTRE 500 CHILOMETRI
Il primo sito viene ampliato per produrre fino a mezzo milione di batterie l'anno, il secondo disporrà di una linea pilota per la produzione di celle ed il terzo realizzerà le unità elettriche. Grazie ad un sistema di batteria collocato sul pianale e configurabile a seconda delle necessità (sembra una barra di cioccolato) il costruttore assicura autonomie per ogni esigenza che per il momento raggiungono già i 550 chilometri calcolati nel ciclo Wltp. Assieme ad altri costruttori ha costituito Ionity, un consorzio che punta a realizzare 2.400 stazioni di colonnine di ricarica veloce (350 kW) entro il 2020. L'obiettivo non è tanto quello di servire una tipologia ben definita di clienti, quanto quello di permettere ai possessori di auto a batteria di poter guidare a zero emissioni senza ansia in tutta Europa, almeno con lo standard Css. L'Ue cofinanzia il progetto di una serie di corridoi elettrici, che includono anche l'Italia (30/40 stazioni) e che dovrebbero arrivare fino in Puglia.
L'ipotesi, almeno per il momento, è di istituire una tariffa flat per sosta pari a 8 euro che valga in ogni paese del Vecchio Continente e indipendentemente dalla durata del rifornimento.
TANTE COLONNINE
Poi ci sono gli impianti che Volkswagen conta di far installare presso ciascuno dei suoi concessionari europei: 3 per ognuno dei 4.000 dealer. Di più: ai clienti offrirà anche la WallBox, la stazione di ricarica domestica il cui prezzo parte da 300 euro. In Italia viene già data in omaggio a Verona, la città dove ha sede il quartier generale della filiale nazionale del gruppo, a chiunque acquisti una vettura elettrica entro la fine del 2019. Volkswagen vuole essere protagonista del futuro della mobilità a zero emissioni.
Mattia Eccheli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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