LA RICOSTRUZIONE
VAL DI ZOLDO A un certo punto del percorso, Federico ha lasciato

Mercoledì 15 Settembre 2021
LA RICOSTRUZIONE VAL DI ZOLDO A un certo punto del percorso, Federico ha lasciato
LA RICOSTRUZIONE
VAL DI ZOLDO A un certo punto del percorso, Federico ha lasciato il sentiero principale, si è inoltrato nel bosco ed è scivolato, precipitando nel vuoto per 30 metri. Sarebbe questa la ricostruzione dei fatti elaborata dal soccorso alpino della guardia di finanza per spiegare ciò che è accaduto a Federico Lugato nei minuti precedenti alla caduta.
Il 39enne veneziano, residente a Milano e in vacanza con la moglie Elena in Val di Zoldo, è stato trovato lunedì mattina nella località Monte San Sebastiano dopo 18 giorni di ricerche senza esiti. Lunedì, la svolta. La guardia di finanza, con le tre unità cinofile delle stazioni di Auronzo di Cadore e Passo Rolle e del Centro di addestramento Scuola alpina, ha ripercorso il giro ad anello su indicazione del prefetto e alle fine l'ha trovato.
La Procura di Belluno si è orientata subito sull'ipotesi dell'incidente. Il corpo presentava traumi riconducibili a una caduta ed è ciò che ha confermato anche l'ispezione cadaverica chiesta dal pubblico ministero Katiusha D'Orlando ed eseguita ieri pomeriggio. Ora si attende il nulla osta e poi verrà fissato il funerale. Persone vicine alla famiglia confidano che Federico Lugato sarà sepolto dove è nato, a Trivignano. Di questa triste vicenda rimane una sola domanda: perché il 39enne è uscito dal sentiero per incamminarsi nel bosco? I militari delle fiamme gialle hanno ripreso in mano i dati emersi dai tabulati telefonici e dalle celle a cui il cellulare di Federico si era agganciato il giorno della scomparsa. Fonti interne spiegano che la ricerca non è stata casuale. La guardia di finanza ha raggiunto punti specifici in cui c'era la possibilità concreta di trovare Federico.
L'ipotesi dei soccorritori è che il 39enne veneziano si fosse scaricato un'applicazione sul cellulare con il percorso da seguire, oltre alla cartina Tabacco fondamentale per i giri in montagna. Sembra che la discrepanza tra le due mappe abbia posto Federico davanti a una decisione: continuare sul sentiero principale o deviare nel bosco. Ha scelto la seconda alternativa. Ma qualsiasi motivo l'abbia spinto in quella direzione, ormai, ha poca importanza e non aggiunge nulla alla tragedia.
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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