LA PROPOSTA
VENEZIA L'idea non è nuova: trasferire la movida, e il suo disturbo,

Martedì 26 Ottobre 2021
LA PROPOSTA
VENEZIA L'idea non è nuova: trasferire la movida, e il suo disturbo, in zona portuale. Sempre ipotizzata, mai concretizzata, ora si torna a parlarne, con qualche modifica, a fronte delle problematiche riesplose a Santa Margherita, con la fine delle restrizioni da Covid, i locali aperti fino a tardi che attirano masse di giovani, gli schiamazzi, la sporcizia, ma anche lo spaccio e le violenze. Ovviamente, un trasloco della movida non è operazione semplice né scontata, tantomeno immediata.
L'IDEA DEL SINDACO
Il sindaco Luigi Brugnaro ne aveva iniziato a parlare fin dall'inizio del suo primo mandato, come risposta proprio ai problemi di campo Santa Margherita. Era il gennaio del 2016 quando Brugnaro diceva di essere a buon punto, d'accordo anche con l'allora presidente dell'Autorità portuale, Paolo Costa. «Stiamo passando alla fase operativa per quanto riguarda l'alternativa, perché una sede alternativa al divertimento va offerta: ho individuato anche la zona con l'Autorità portuale - aveva dichiarato - Si tratta di una striscia di terra tra la recinzione della Vtp e il canale della Scomenzera, dove ci sono anche alcuni magazzini che potrebbero essere trasformati in locali». Il sindaco, all'epoca, era entrato anche nei dettagli. Immaginava l'accesso a quest'area dal ponte di Sant'Andrea, ma anche da una passerella galleggiante per far ormeggiare i barchini. Ipotizzava la creazioni di piccole costruzioni anche in legno per i locali da affidare, con un bando, agli esercenti, privilegiando quelli penalizzati dall'eventuale svuotamento del campo.
CITTADELLA DEL DIVERTIMENTO
Solo idee, che sono rimaste tali per anni, di fatto dimenticate, ma che ora vengono rispolverate con qualche aggiustamento. L'ipotesi, infatti, non sarebbe più quella di utilizzare per la cittadella della movida il lato della Marittima che si affaccia sul lato della Scomenzera, ma quello che guarda il Tronchetto. Zona più ampia e in questa fase libera da quel via vai di grandi navi, che difficilmente torneranno. Di qui forse anche la possibilità di immaginare delle funzioni più varie, come quella del distretto del divertimento.
SOPRALLUOGO DELL'ASSESSORE
Un luogo dove poter portare locali che fanno musica, magari di vario genere, lontano dall'abitato. Esempi nel mondo ce ne sono vari. Ovviamente servono investimenti e un programma di lungo periodo. Per ora l'unica certezza è che l'assessore alla Sicurezza, Silvana Tosi, ha in programma un sopralluogo per valutare questi spazi. Il percorso è solo agli inizi.
R.Br.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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