La piattaforma-sentinella sull'attenti

Martedì 22 Agosto 2017
La piattaforma-sentinella sull'attenti
Grandi manovre per la piattaforma Acqua Alta dell'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche: unica nel suo genere in tutto il Mediterraneo, e tra le pochissime (meno di 10) al mondo. La struttura-sentinella, che consente di rilevare in Alto Adriatico maree di potenziale pericolo per Venezia con un anticipo di oltre 20 minuti rispetto alla costa e alla città, è alta più di 15 metri emersi, pesa all'incirca 80 tonnellate e poggia su un fondale di 16 metri. Pensata a seguito della disastrosa alluvione del 4 novembre 1966, è attiva dal 1970, con il suo apparato tecnico e i suoi laboratori capaci di ospitare una dozzina di persone su base giornaliera e fino a 5 per un tempo maggiore.
Da alcune settimane è sottoposta a una complessa operazione di consolidamento della parte sommersa e di sostituzione dei moduli, che a lavori conclusi permetteranno l'adeguamento degli alloggi e degli spazi interni. Oltre all'innalzamento di circa 2 metri sul livello del mare, al fine di migliorare l'osservazione e la sicurezza in rapporto a fenomeni naturali di particolare gravità. Nell'ambito di un'operazione di raddobbo costata all'incirca 1 milione di ero, la piattaforma è stata smontata nelle scorse settimane e riposizionata a metà agosto. «La fase di saldatura è iniziata il giorno 16 precisa il direttore dell'Ismar-Cnr, Mauro Sclavo Salvo sorprese, la piena ripresa delle attività dovrebbe avvenire entro la fine di settembre». Nel frattempo, le rilevazioni saranno assicurate da una boa. Acqua Alta è, a tutti gli effetti, una stazione scientifica e, in quanto tale, fornisce parametri essenziali per l'osservazione ecologico-ambientale dell'Alto Adriatico. Ciò a livello atmosferico (temperatura, pressione, umidità, vento, piovosità), marino (temperatura, salinità, torbidità, ossigeno, pH a livello di marea, altezza, direzione e periodo delle onde, nonché intensità e direzione della corrente) e biologico (popolamenti ittici, di plancton, meduse e mucillaggini). Fiore all'occhiello dell'Ismar-Cnr, si è rivelata fondamentale per oltre 150 pubblicazioni e due brevetti. Fa parte della rete Lter, dove è considerata uno dei siti più importanti per il rilevamento dei cambiamenti climatici su scala mondiale.
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