La morte di Ventrone «il Caravaggio del XX secolo»

Sabato 17 Aprile 2021
ARTE
Per il critico Federico Zeri era «il Caravaggio del XX secolo». È morto nella notte, nella sua casa di Collelongo (L'Aquila), per un malore, il pittore Luciano Ventrone. Nato a Roma nel 1942, dopo il diploma di liceo artistico frequentò la facoltà di architettura fino al 1968, decidendo poi di abbandonare gli studi per dedicarsi interamente alla pittura. Ha espostoin Italia, a Londra, Singapore, New York, Mosca, San Pietroburgo. Nella sua tecnica la fotografia è un punto di partenza. «Lo studio della pittura - dichiarava lui stesso - non è la mera rappresentazione dell'oggetto, ma è colore e luce: i giusti rapporti fra le due cose danno la forma nello spazio. Il soggetto non va visto come tale, ma astrattamente». La sua ricerca «dell'invisibile» ha destato l'attenzione di critici quali Tassi, Bonito Oliva, Sgarbi, Di Capua, Trombadori, Zavoli, Lucie-Smith, Crespi, Buscaroli.
Alcuni anni fa Ventrone aveva deciso con la moglie di costruire un'abitazione nel paese abruzzese. L'altro giorno la donna era rimasta a Roma; quando il marito ieri mattina non ha risposto al telefono lei è tornata a Collelongo, ma per l'artista non c'era ormai più niente da fare.
«Un artista di livello internazionale che dell'Abruzzo aveva fatto il suo angolo creativo - ha commentato il governatore Marco Marsilio - Ho il privilegio di lavorare in un ufficio con alcune delle sue opere».
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