La lama che trafisse l'Italia

Martedì 27 Ottobre 2020
La lama che trafisse l'Italia
LA STORIA
La sciabola da ufficiale appartenuta a Wilhelm von Tegetthoff, l'ammiraglio austriaco vincitore a Lissa nella battaglia contro la flotta italiana, il 20 luglio 1866, si trova oggi a Cavaion Veronese, nelle mani di Paolo Greco Tonegutti, ammiraglio in congedo della Marina Militare italiana. La storia di questo oggetto è quanto mai interessante e Greco Tonegutti, 76 anni, nato a Belluno, la racconta volentieri. Suo nonno materno, Mariano Tonegutti, era chimico della Regia Marina, per la precisione Ispettore generale per la direzione armi e armamenti navali. Ebbe un ruolo piuttosto importante durante la Prima guerra mondiale, da direttore del laboratorio chimico dell'Arsenale di Venezia, disinnescava le bombe d'aereo austriache inesplose che cadevano su Venezia. Inoltre fu proprio lui a mettere a punto la carica di tritolo che il 1° novembre 1918 affondò l'ammiraglia austroungarica Viribus Unitis, portata nel porto di Pola dalla mignatta (mezzo subacqueo) condotta da Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci, ufficiali della Marina italiana.
A TRIESTE
La guerra finisce, e tre giorni dopo, il 4 novembre, Tonegutti va a Trieste. Lì c'è ormeggiato lo yacht imperiale Aurora, Tonegutti sale a bordo, entra nel quadrato ufficiali e prende come souvenir una bellissima tazzina da caffè. Il giorno dopo va a Pola, la sua missione è prendere in consegna il laboratorio chimico della ormai ex KuK Kriegsmarine (Imperiale e regia Marina da guerra). Missione compiuta: recupera due chili di platino e mezzo chilo di oro. Intanto il suo assistente entra nel Museo navale di Pola. Uno dei primi oggetti esposti numero di catalogo 4 è la sciabola di Tegetthoff, rompe la vetrina e la prende (buona parte del museo sarà saccheggiato dagli italiani a caccia di souvenir). Poi però la consegna al suo comandante che decide di tenerla per sé. Mariano Tonegutti ha riportato da Pola anche altri oggetti, come sigilli per ceralacca, nonché un libro proveniente dalla biblioteca della Marina austroungarica che narra la biografia di Tegetthoff e contiene un rarissimo ritratto dell'ammiraglio ancora ragazzino, quando era allievo del Collegio di Marina di Venezia, a Sant'Anna, dietro l'Arsenale.
ALBINO LUCIANI
La sciabola comincia a compiere un percorso legato a vari matrimoni. Il nonno la consegna al padre dell'attuale proprietario, Loris Greco, bellunese e ufficiale di Marina pure lui, quando ne sposa la mamma. Greco, incidentalmente, non ha mai aderito alla repubblica di Salò, ha svolto un lavoro da civile che comportava i rifornimenti alimentari a tutta la provincia di Belluno durante gli ultimi due anni di guerra. All'indomani della Liberazione, è stato arrestato dai partigiani comunisti che lo volevano fucilare. Salvato all'ultimo momento da un intervento di monsignor Albino Luciani (il futuro papa era segretario del vescovo di allora), è rimasto in carcere parecchi mesi prima del processo per collaborazionismo nel quale è stato ovviamente assolto: era stato proprio il Cln a invitare Greco a rimanere il quel posto dove poteva essere molto utile per la popolazione (e infatti lo era stato). Loris Greco, comunque, è testimone di nozze di un altro ufficiale di Marina, Uguccione Scroffa, e il dono è la sciabola di Tegetthoff.
STORIA DI FAMIGLIA
Paolo Greco Tonegutti perde il padre quando è ancora un bambino di 11 anni, e Scroffa gli fa da genitore. La sciabola è appesa a un muro della casa romana di Scroffa, dove il giovane Paolo spesso è ospite, quando ha le vacanze della scuola militare della Nunziatella, a Napoli, che sta frequentando. «Tuo padre mi ha regalato la sciabola di Tegetthott», gli dice l'ammiraglio. Poi un bel giorno anche Paolo Greco Tonegutti si sposa e chiede al figlio di Loris Scroffa di fargli da testimone. Quando domanda allo sposo quale regalo voglia, la risposta è quasi scontata: «Lo sai già». Anche la storia di questo matrimonio è da raccontare: l'ufficiale partecipa alla missione della Marina Militare del 1979 per salvare i boat people, ovvero i profughi vietnamiti che fuggivano il regime comunista. Tra questi c'è una ragazza cinese che viveva a Saigon e sa bene l'inglese, per cui fa da interprete tra i profughi e gli italiani. Si chiama Cao Hong e diventa la signora Greco Tonegutti. La sciabola austriaca torna a bordo di una nave militare quando Paolo Greco Tonegutti ottiene il comando della 54ma squadriglia cacciamine, alla fine degli anni Ottanta in missione nel Golfo Persico. Ne fanno parte sei unità, il comandante decide di assegnare ogni mese la sciabola in premio alla nave che abbia svolto meglio il proprio lavoro e il cimelio viene orgogliosamente esibito in quadrato ufficiali.
IL DESIDERIO
Quando lascia il comando, nella cerimonia di cambio delle consegne cinge la sciabola di Tegetthoff distinguibile per essere più corta delle sciabole di ordinanza degli ufficiali di Marina. Greco Tonegutti è stato anche ufficiale di rotta a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci. E ora? «Vorrei risolvere la questione», dice l'ammiraglio in congedo, «prima di andarmene, penso di trovare qualche ente che possa esporla». Il futuro del cimelio, quindi, è tornare in un luogo simile a quello da dove è venuto: un museo. Tra l'altro la sciabola continua a portare l'etichetta che le era stata appiccicata a Pola, si legge ancora il numero 4 scritto a macchina, seppure a fatica, in quanto è scoloritissimo. D'altra parte è grazie a quell'etichetta che rende la sciabola identificabile come quella appartenuta all'ammiraglio Tegetthoff, altrimenti sarebbe semplicemente una qualsiasi sciabola da ufficiale della KuK Kriegsmarine. Paolo Greco Tonegutti ha in corso trattative, che vuole mantenere riservate, per donare la sciabola a un museo. «L'unica cosa certa», afferma, «è che non la venderò mai. Mi hanno già offerto cifre considerevoli, ma io non intendo venderla. La consegnerò all'istituzione che più si dimostrerà interessata».
Alessandro Marzo Magno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci