La Fenice, una Lirica di giganti

Venerdì 22 Giugno 2018
La Fenice, una Lirica di giganti
IL CARTELLONE
Undici allestimenti nuovi, 21 titoli di opere liriche in programma spaziando sul repertorio e qualche novità di rilievo. Un totale di 152 recite. E ancora 12 concerti sinfonici e un paio di appuntamenti di balletto. Il Teatro La Fenice ha presentato ieri a Milano la stagione 2018-2019 ribadendo ancora il proprio impegno per un ente lirico di qualità che, come hanno ricordato il sovrintendente Fortunato Ortombina e il direttore generale Andrea Erri ha raggiunto per la settima volta consecutiva il pareggio di bilancio. Presente anche il vicepresidente della Fondazione, Luigi De Siervo.
REPERTORIO & NOVITÁ
L'attività dell'ente lirico veneziano si dividerà simbolicamente in tre aree tematiche: quella verdiana grazie alla presenza del Maestro Myung-Whun Chung ormai presenza fissa del palinsesto della Fenice; la celebrazione del compositore Giacomo Puccini con alcuni suoi lavori e infine, ma non ultimo Wolfang Amadeus Mozart con le sue composizioni giovanili. Ma poi anche Massenet, Bizet, Rossini rendendo omaggio alla venezianità con Albinoni per giungere alla contemporaneità con Salvatore Sciarrino. «Il primo appuntamento sarà Macbeth (novembre 2018) con Myung e la regia di Damiano Micheletto - ha annunciato Ortombina - Nel frattempo a dicembre spazio a Romeo e Giulietta con il Corpo di ballo di Montecarlo. Il Werther (gennaio 2019) e Il sogno di Scipione di Mozart a febbraio, e sempre di Mozart (febbraio) il Re Pastore».
OMAGGIO A VIVALDI E ALBINONI
Ortombina ha voluto poi sottolineare la riproposizione de L'Italiana in Algeri con la regia di Bepi Morassi che ripresenta un allestimento del 1992. Al di là dell'omaggio a Albinoni (La Statira e Pimpinone nel marzo 2019 al Malibran), Ortombina ha annunciato un progetto per la rivalutazione di Antonio Vivaldi. «Tutto ciò al di là delle numerose offerte squisitamente commerciali in giro per Venezia. Riproporremo Dorilla in Tempe con la regia di Fabio Ceresa e la direzione di Diego Fasolis».
AIDA DOPO 35 ANNI
Ma il clou della proposta della Fenice si raggiungerà nel maggio 2019 (in concorrenza amichevole con l'ex sovrintendente della Fenice, ora al Maggio fiorentino, Cristiano Chiarot) la Fenice si impegnerà in due opere liriche di grande effetto: la Turandot, in collaborazione con Biennale Arte, e Aida che tornerà alla Fenice nientemeno che dopo 35 anni, nell'allestimento adeguato ai tempi del regista Mauro Bolognini scomparso nel 2001. Numerose anche le opere in repertorio nella seconda parte del 2019 con Don Giovanni (giugno); Il Barbiere di Siviglia (agosto-settembre); Tosca (agosto); Madama Butterfly (settembre); La Scala di Seta (settembre-ottobre).
LA SINFONICA
Importante, infine, la stagione di Musica sinfonica con una serie di concerti diretti da Myung-Whun Chung. Il programma prevede soprattutto musica di Mozart, Verdi, Orff, Berio e Busoni, Cajikovskij. Ortombina ha annunciato che saranno organizzati con gli Amici della Fenice. Il concerto inaugurale del 3 novembre, diretto da Myung sarà il Requiem di Verdi nel ricordo del Centenario della Grande Guerra. Infine, fuori programma, sempre Ortombina ha annunciato che sarà il maestro coreano a dirigere il concerto di Capodanno il 1. gennaio in diretta Rai.
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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