LA DECISIONE
VENEZIA Due nuovi consulenti nominati nello staff del Commissario

Sabato 31 Luglio 2021
LA DECISIONE VENEZIA Due nuovi consulenti nominati nello staff del Commissario
LA DECISIONE
VENEZIA Due nuovi consulenti nominati nello staff del Commissario straordinario per il Mose Elisabetta Spitz, di rilievo internazionale, per approfondire il tema della corrosione degli steli. La decisione è ancora in fase embrionale, ma è stata resa nota nel corso dell'ultima riunione di luglio del comitato tecnico amministrativo del Provveditorato alle opere Pubbliche che si è svolto giovedì pomeriggio.
Nel corso della seduta si è svolta una lunghissima discussione sugli steli delle cerniere del Mose, aggredite dalla corrosione, sulle quali anche l'indagine della Magistratura contabile si è arenata di fronte all'impossibilità di effettuare le ispezioni subacquee dei sommozzatori della Guardia di Finanza che dovrebbero appurare lo stato dell'arte.
Il Consorzio, sugli steli, aveva presentato un disciplinare redatto dai propri dipendenti, che però è stato giudicato non ideoneo, in quanto non sarebbe stato condiviso con gli esperti del Provveditorato. Di qui la necessità anche di condividere le evidenze del lavoro con i nuovi consulenti
.
Passando alle decisioni pratiche, sono stati accordati una ventina di milioni per sette progetti presentati dal Consorzio Venezia Nuova, tre imperniati sulla formazione dei dipendenti e delle imprese che lavorano alle bocche di porto e quattro per la manutenzione, da eseguire durante la fase di avviamento.
Una boccata di ossigeno, quei venti milioni, per il Consorzio Venezia Nuova, che in questo modo potrà contare su risorse fresche, in attesa degli ormai famosi 538 milioni, frutto di interessi sui mutui, promessi dallo Stato ma ancora non disponibili perchè la Corte dei Conti non ha ancora dato l'assenso alla delibera del Cipess, nonostante siano passati quasi due mesi dall'approvazione.
Risorse con una destinazione specifica che costituiscono in parte rimborsi su attività già effettuate e in parte anticipazione di nuovi lavori, e che quindi non potranno essere utilizzati per coprire i debiti pregressi.
Come pure non è stato ancora depositato il cronoprogramma atteso dal commissario straordinario per il Mose Elisabetta Spitz, in base al quale far ripartire i cantieri, ormai fermi o quasi da inizio anno.
Cantieri sui quali incombe il concordato preventivo invocato dal Consorzio Venezia nuova.
In compenso approvata una delibera di spesa per circa un milione e mezzo per l'acquisto di materiali e attrezzature per gli impianti della grande opera, ad esempio le batterie di ricambio, per essere pronti in autunno, nonostante le prospettive poco promettenti, al sollevamento delle paratoie in caso di necessità.
r.vitt
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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