La crisi peggiora, Italia a picco: Pil - 11,2%

Mercoledì 8 Luglio 2020
LE PREVISIONI
BRUXELLES Recessione ancora più grave di quanto previsto due mesi fa, disparità tra Paesi ancora più ampie. E i rischi di peggioramento che continuano a prevalere sulle ipotesi di miglioramento.
Il quadro emerso dalle nuove stime della Commissione è sconfortante: nell'Eurozona il Pil quest'anno dovrebbe precipitare a -8,7%, rimbalzo nel 2021 a +6,1%. Due mesi fa stimava rispettivamente -7,7% e +6,3%. Nella Ue -8,3% contro il precedente -7,4% quest'anno; +5,8% contro +6,1% l'anno prossimo. L'Italia patisce la caduta del prodotto più forte di tutta la Ue quest'anno: -11,2% contro -9,5% stimato a maggio. Nel 2021 +6,1% (+6,5% previsto a maggio). L'Italia capeggia il terzetto dei paesi dell'area euro maggiormente colpiti dalla crisi: «I contagi sono scoppiati prima, il confinamento è durato più a lungo», ricorda il commissario all'economia Paolo Gentiloni. Del terzetto fanno parte Spagna e Francia: nella prima l'economia precipita quest'anno a quota -10,9%, nel 2021 in risalita a +7,1%; in Francia precipita a -10,6%, poi a +7,6%. In Germania la perdita di prodotto risulta smorzata: quest'anno -6,3% contro -6,5% stimato a maggio; nel 2021 +5,3% contro +5,9%. Il motivo del netto peggioramento delle stime è che la revoca delle misure di confinamento procede a un ritmo più graduale di quanto ipotizzato. Non è il fallimento dei previsori bensì la dura realtà del Covid-19 e dell'azione per contrastare la pandemia. L'inflazione nell'area euro resterà debole: nel 2020 0,3% (stima di maggio 0,2%); nel 2021 1,1%.
EFFETTO PROPULSIVO
Le stime Ue non tengono conto del piano anticrisi e dell'effetto propulsivo del bilancio europeo 2021-2027 per la semplice ragione che sono ancora in discussione. Comunque, si tratta di strumenti che daranno impulsi più avanti. In Italia «la contrazione dell'economia è profonda. Le prospettive di crescita del paese rimangono soggette a rischi al ribasso». Dice Gentiloni: «L'Italia deve reagire con un sentimento di urgenza per dare una risposta alla crisi che, come in Spagna e in Francia, si sta dimostrando più grave».
Antonio Pollio Salimbeni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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