L'M9 ora è in brutta compagnia

Venerdì 5 Giugno 2020
L'M9 ora è in brutta compagnia
CULTURA
MESTRE Il buco è di 7 milioni e 300 mila euro, dei quali circa 3 milioni dell'M9 District e 4,3 milioni di euro di FM9, la Fondazione M9 che gestisce il Museo del Novecento; non molto di più, dunque, di quanto avevano individuato gli advisor di Dgm Consukting incaricati di analizzare la situazione del polo museale mestrino e che avevano ipotizzato 6,9 milioni. «Cifre che si possono recuperare e che in parte stiamo già recuperando per arrivare all'obiettivo che abbiamo sempre avuto, stare sotto ai 2 milioni di euro l'anno di perdite, gestibili dalla Fondazione di Venezia», Giampietro Brunello, presidente uscente della Fondazione che nacque con la Cassa di Risparmio, sta mettendo in riga matite, quaderni e gomme prima di andarsene, «lasciando però al mio successore una strada per garantire il futuro di Museo e Distretto commerciale».
FUORI SACCO
L'ultimo Consiglio di amministrazione di FM9, di cui fanno parte Maria Leddi e l'ad Stefano Antonio Sernia, l'ha guidato per l'approvazione del Bilancio 2019, inserendo però due argomenti fuori programma perché vere emergenze, soprattutto la prima: la piazzetta dell'albero, cuore dell'impianto museale tra il Caffè Diemme, la galleria d'arte Marina Bastianello, il Bistrot e l'entrata dell'M9, e l'altra piazzetta più a nord dove ci sono i laboratori dell'M-Children sono diventate terra di bande giovanili che, tra l'altro, spacciano e si drogano tanto che «alcuni titolari delle attività della zona si chiudono dentro per paura» ha detto il presidente ai consiglieri. Per questo hanno scritto al sindaco Luigi Brugnaro il quale è intervenuto con i vigili urbani ed è stata avviata una collaborazione per risolvere il problema; nei prossimi giorni verranno informati anche i carabinieri. Le baby gang hanno preso possesso delle piazzette durante il periodo del lockdown per coronavirus, quando Museo e attività commerciali sono state chiuse, ed ora che si avvicina il momento di riaprire anche le porte dell'M9 bisogna porvi rimedio perché la situazione è diventata insostenibile. Per il momento, per fortuna, hanno solo rotto una delle mattonelle colorate del rivestimento del Museo ma il posto è di quelli dove le persone perdono il piacere di andarci. «Cercheremo di organizzare attività anche nella piazzetta dell'albero e nel cortile del Brenta Vecchia, dalle 17 alle 20 e in luglio, per allontanare il degrado - continua il presidente -. Inoltre abbiamo chiesto qualche iniziativa per ragazzi anche al Museo, pensiamo a laboratori, un modo per sostenere i genitori che lavorano».
IL FESTIVAL DELLE IDEE
Secondo argomento fuori ordine del giorno è il Festival delle Idee: «È confermato anche quest'anno per la sua seconda edizione, e abbiamo chiesto qualche cambiamento logistico - spiega Brunello -. È stato un successo con 9 mila partecipanti che hanno potuto conoscere il District commerciale ma non il Museo perché tutti gli incontri erano nel chiostro. Per ottobre, visto anche che la mostra sui progetti degli architetti Sauerbruch Hutton che hanno creato pure l'M9 è saltata a seguito dello slittamento al 2021 della Biennale Architettura, abbiamo il terzo piano libero e chiederemo che una serie di incontri del Festival si tengano lì così gli spettatori vedranno pure il Museo».
Elisio Trevisan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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