L'INTERVISTA
Altro che il loro tormentone Una vita in vacanza. Tra tour e disco,

Lunedì 20 Agosto 2018
L'INTERVISTA
Altro che il loro tormentone Una vita in vacanza. Tra tour e disco, Albi, Bebo, Lodo, Carota e Checco, ovvero i cinque de Lo Stato Sociale, non sembrano stiano avendo tanto tempo libero. Il furgone di sempre li sta portando in giro per l'Italia per concerti, fino all'Home Festival di Treviso che - dal 29 agosto al 2 settembre - sarà alcova di musica a tutto giro.
Un po' per il brano allegro, un po' per la vostra simpatia e un po' anche per la vecchia che balla, oramai siete diventati famosi.
«Sì, con vite incasinate come sempre (Bebo, ndr). Certo, qualche scombussolamento dopo il Festival c'è stato. Ma non abbiamo accusato il colpo dei grandi cambiamenti. Ovvero, è stato tutto graduale. Insomma, avere ottenuto l'esposizione che abbiamo avuto, non è stato come l'arrivo improvviso di un meteorite».
Passare da Sanremo non cambia la vita?
«No. Ed è una grande figata. Tutto questo è più che sufficiente per garantirci la felicità. Sanremo ci ha permesso di esporci. Il furgone che ci scarrozza da una parte all'altra per suonare è sempre lo stesso e noi non siamo diventati milionari: no Porsche, no ville e no maggiordomi. Abbiamo acquistato un aspirapolvere nuovo, però. Quello può sempre tornare utile».
E la vita privata?
«Siamo solidi e ben allenati. C'è chi si è sposato, chi è rimasto fidanzato e chi è diventato padre. Quello che è cambiato è il tempo che abbiamo trascorso a casa. Il prezzo da pagare per essere usciti dalla nicchia. Il livello di attenzione si è sicuramente alzato. Si capisce che qualcosa è cambiato quando in tour vedi facce nuove. Il carro dei vincitori è sempre aperto e affollato, senza selezione all'ingresso. Prima bussavi alle porte, ora ti suonano al campanello. Sono aumentate le scelte e ti vengono a cercare. Questa la differenza».
Questo vale anche con le donne?
«Direi (Bebo, ridendo, ndr) che le nostre relazioni sentimentali non hanno subito variazioni».
Chi comanda?
«Tutti e nessuno. Ognuno si è ritagliato il suo ruolo».
Litigate?
«Quasi mai. Per noi fare musica è una grande festa prima ancora che un lavoro a volte non facile. Tutto sta nel trovare un accordo o un disaccordo purché comune».
Ci sarà una cosa in cui siete cambiati?
«Siamo diventati dei professionisti a fare le interviste. Sei crediti formativi e se ci vogliono alla Luiss, ci siamo (ride, ndr)».
Ma almeno qualche bicchiere di vino in più lo bevete?
«Nemmeno quello. Qui sta peggiorando tutto. Stiamo diventando vecchi».
E i lavori che facevate prima?
«Li abbiamo lasciati perché incompatibili: impossibile lavorare da dipendenti con questo stile di vita. Solo Checco ha mantenuto l'assegno di ricerca all'Università di Bologna».
Avete fatto uscire l'indie dal suo mondo nascosto?
«(Ludo, ndr) Cerchiamo di inventarci qualcosa di nuovo e siamo contenti dei risultati. Si pensi a Primati, la nostra ultima raccolta di singoli. Come in copertina, siamo come delle scimmie un po' primi in tutto. Al festival abbiamo portato l'indie e dopo di noi anche Sanremo avrà una quota indipendente. Il nostro obiettivo è raggiungere tutti, inventandoci qualcosa di matto e attirando attenzione».
A chi dice che potreste perdere l'identità?
«Chi ci conosce, non può dirlo. Essere indipendenti significa essere aperti, cantare di lavoro, fare concerti gratuiti, sostenere cause in cui crediamo. Questa è indipendenza. Il resto è posa. E delle pose non ce ne frega nulla».
State facendo concerti gratuiti.
«Per noi è un valore. Perché il fatto di passare in radio non deve e non può cambiare le logiche di una band».
Prossimo colpo?
«Saremo per la terza volta all'Home Festival di Treviso il prossimo 2 settembre, evento che è cresciuto negli anni sempre di più e per noi è un onore essere in cartellone. Poi un disco in arrivo. E a fine ottobre un fumetto per Feltrinelli Comics che racconta una storia di contemporaneità e di come le città cambino le sorti degli abitanti che la popolano e la rendono viva, sceneggiato da Bebo e disegnato da Luca Genovese».
Rita Vecchio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci