L'EMERGENZA
SAN DONA' DI PIAVE - Covid-19, contagi nell'ospedale cittadino e

Mercoledì 21 Luglio 2021
L'EMERGENZA
SAN DONA' DI PIAVE - Covid-19, contagi nell'ospedale cittadino e nei centri estivi. Il timore che ci potesse essere una rapida diffusione del Coronavirus, paventata la scorsa settimana dall'Azienda sanitaria del Veneto Orientale, si sta confermando. Solo ieri 44 nuovi casi, per un totale di 109 in tutto il territorio coperto dall'Ulss 4. Ma la cosa che ha destato più preoccupazione, il fatto che si siano registrati dei casi all'interno della struttura ospedaliera di San Donà di Piave.
CONTAGI IN CORSIA
A evidenziarlo, la direttrice sanitaria Francesca Ciraolo. «Abbiamo avuto dei casi di positività all'interno dell'ospedale sandonatese tra persone già ricoverate, una delle quali in terapia intensiva. Da venerdì abbiamo una quindicina di casi, tra positività confermate e altre in attesa, in prevalenza nel reparto di Medicina. Dei 15, tranne per tre casi, gli altri hanno completato il ciclo della vaccinazione. Come sintomatologia, nessuno presenta sintomi importanti, anzi sono sintomi lievi; auspichiamo che la positività non porti ad altre patologie». La direttrice ha precisato che non vi sono stati casi tra il personale sanitario. E, considerato l'aumento dei positivi che si sta registrando nel territorio, pur senza casi di persone che necessitano di cure ospedaliere, l'azienda sta valutando l'eventuale necessità di riaprire un reparto dedicato ai contagiati al Covid-9. «Stiamo monitorando la situazione continua la dottoressa Ciraolo e stiamo nel contempo valutando delle soluzioni per la riattivazione di un reparto Covid-19, che non sarà comunque all'ospedale di Jesolo: al momento non possiamo dire nulla, ma stiamo valutando tre scenari».
LIMITAZIONI AGLI ACCESSI
Se il trend dovesse continuare, saranno riviste le modalità di accesso alle tre strutture ospedaliere per familiari e amici dei ricoverati, anche se, di fatto, anche allo stato attuale le regole di accesso sono simili a quelle previste dal Green pass. La direttrice del Dipartimento di prevenzione ha, dunque, fatto il punto sui contagi. «Come avevamo previsto la scorsa settimana, abbiamo avuto un aumento delle persone positive: solo nell'ultima giornata 44 nuovi casi, per un totale di 109 in tutto il territorio, asintomatici o con sintomi lievi che non necessitano cure ospedaliere; sono, invece, 150 le persone che si trovano in isolamento a casa. La situazione non è ancora di emergenza, ma preoccupa la velocità dell'aumento dei casi. Tra i contagiati risultano anche dei ragazzi che hanno preso parte ai centri estivi organizzati dai vari Comuni, mentre non risultano casi strettamente collegati a feste per la vittoria della Nazionale agli europei. Per quanto riguarda l'ambito turistico, abbiamo avuto cinque operatori risultati positivi in due hotel e si trovano già in isolamento da qualche giorno. Non c'è stata alcuna chiusura delle strutture e dai controlli fatti sull'osservanza delle regole, sono risultati tutti a norma».
I CONTROLLI
E' stato ricordato che, per chi rientra in Veneto da Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria è fortemente raccomandata l'effettuazione del tampone. Intanto continua l'iniziativa Tamponi on the beach, attraverso un bus messo a disposizione da Atvo. Ieri, per il secondo giorno consecutivo, è stato a Bibione, in piazzale Zenith. Venerdì e sabato il ritorno a Jesolo: venerdì dalle 10 alle 22, in piazza Mazzini; sabato, dalle 17 alle 21, in piazza Torino, in occasione dell'evento Griglie Roventi.
Fabrizio Cibin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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