L'AZIONE
VENEZIA È di nuovo lui o non è lui? Sono Banksy (visto che c'è chi non esclude che possa essere un collettivo) oppure è qualche imitatore che tenta di bissare il blitz artistico e mediatico a Venezia del genio della street art? O, ancora, si tratta di qualcuno che ha deciso di manifestare la propria solidarietà all'artista dopo lo sfratto dei vigili con un raid quasi situazionista? Un'ipotesi, quest'ultima, che è forse la più probabile, ma resta il fatto che ieri sera - anche se moltissimi veneziani e turisti se ne accorgeranno solo questa mattina - il centro storico, fino alla Biennale, è stato tappezzato di manifesti in simil-stile Banksy.
Everyone's Banksy: tutti sono Banksy. È lo slogan che campeggia su tutta la serie di manifesti sui quali sono raffigurati un cane, la mela della Apple, Elvis Presley, Gandhi, Marylin Monroe, Gesù Cristo, Papa Bergoglio, Spiderman, Batman, Freddie Mercury fino a Mister Bean e Winston Churchill. Il fotografo, ieri sera quando iniziava a fare scuro, è riuscito ad immortalare un trio di persone che hanno attraversato l'area Marciana, San Zaccaria, la zona della Biennale ed anche il percorso verso piazzale roma attaccando sui muri (ma senza fare danni, pare) queste micro-opere su pellicole adesive in formato A4 e A3. Ce ne sarebbero circa un centinaio in giro, e già nella tarda serata di ieri si è visto più di qualcuno che, nella speranza di portarsi a casa un Banksy, grattava sul muro tentando di staccarli, mentre altri accendevano lo smartphone per fiondarsi sul profilo Instagram dell'artista, sperando di trovare qualche nuovo video girato a Venezia con le immagini di questo blitz che ne garantirebbero il marchio originale. Ma niente, almeno per ora, e comunque l'operazione sa più di provocazione intelligente perché, alla fine, l'artista di cui non si sa nulla ormai ha già colpito in quella Venezia che, come ha fatto sapere commentando il video dei vigili, «non lo ha mai invitato alla Biennale». Anche se ora il rischio emulazione - e il blitz di ieri sera potrebbe essere solo il primo di una serie - ce lo porteremo dietro per diversi mesi.
Fulvio Fenzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA È di nuovo lui o non è lui? Sono Banksy (visto che c'è chi non esclude che possa essere un collettivo) oppure è qualche imitatore che tenta di bissare il blitz artistico e mediatico a Venezia del genio della street art? O, ancora, si tratta di qualcuno che ha deciso di manifestare la propria solidarietà all'artista dopo lo sfratto dei vigili con un raid quasi situazionista? Un'ipotesi, quest'ultima, che è forse la più probabile, ma resta il fatto che ieri sera - anche se moltissimi veneziani e turisti se ne accorgeranno solo questa mattina - il centro storico, fino alla Biennale, è stato tappezzato di manifesti in simil-stile Banksy.
Everyone's Banksy: tutti sono Banksy. È lo slogan che campeggia su tutta la serie di manifesti sui quali sono raffigurati un cane, la mela della Apple, Elvis Presley, Gandhi, Marylin Monroe, Gesù Cristo, Papa Bergoglio, Spiderman, Batman, Freddie Mercury fino a Mister Bean e Winston Churchill. Il fotografo, ieri sera quando iniziava a fare scuro, è riuscito ad immortalare un trio di persone che hanno attraversato l'area Marciana, San Zaccaria, la zona della Biennale ed anche il percorso verso piazzale roma attaccando sui muri (ma senza fare danni, pare) queste micro-opere su pellicole adesive in formato A4 e A3. Ce ne sarebbero circa un centinaio in giro, e già nella tarda serata di ieri si è visto più di qualcuno che, nella speranza di portarsi a casa un Banksy, grattava sul muro tentando di staccarli, mentre altri accendevano lo smartphone per fiondarsi sul profilo Instagram dell'artista, sperando di trovare qualche nuovo video girato a Venezia con le immagini di questo blitz che ne garantirebbero il marchio originale. Ma niente, almeno per ora, e comunque l'operazione sa più di provocazione intelligente perché, alla fine, l'artista di cui non si sa nulla ormai ha già colpito in quella Venezia che, come ha fatto sapere commentando il video dei vigili, «non lo ha mai invitato alla Biennale». Anche se ora il rischio emulazione - e il blitz di ieri sera potrebbe essere solo il primo di una serie - ce lo porteremo dietro per diversi mesi.
Fulvio Fenzo
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