L'Asc risponde a Brugnaro: «Case pubbliche pericolose perché vuote»

Giovedì 18 Gennaio 2018
LA REPLICA
VENEZIA «La pericolosità la fanno le case abbandonate e gli spazi vuoti, le scelte di Ater e Comune di non assegnare alloggi e di sottovalutare quanto peso hanno 6 sfratti al giorno con richiesta di intervento della forza pubblica sulla nostra città». L'Asc (Assemblea sociale per la casa) risponde al sindaco Luigi Brugnaro che martedì è intervenuto sulla necessità di maggior controllo e sorveglianza riguardo alle occupazioni abusive delle case popolari. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) alla Giudecca due operai nel quartiere delle Casette - scrivono gli attivisti dell'Asc - quartiere popolare con immobili proprietà Ater, hanno staccato e chiuso dall'esterno le tubazioni del gas che interessano tre appartamenti sulla stessa scala. Tre appartamenti chiusi da anni, due proprietà di Ater (uno restaurato). Per svolgere questa operazione hanno rotto parte dell'intonaco esterno del palazzo. Ecco un semplice esempio di come la richiesta di sicurezza e controllo diventa abbandono, incuria, degrado. Gli inquilini di questi palazzi stanno da più di un anno aspettando il restauro dei balconi crollati, che Ater avrebbe dovuto ripristinare ormai da tempo. Nulla di fatto». E ancora: «Gli anziani inquilini, regolari assegnatari (quando le assegnazioni avvenivano, decine di anni fa) vengono minacciati di sfratto perché si rifiutano di sborsare centinaia di euro ad amministratori condominiali fantasma. La maggior parte dei lavori di restauro delle parti comuni dei palazzi alla Giudecca è stata svolta dal 2012 dall'Asc, dagli occupanti, compreso ripristino di luce nei vani scala, restauro di portoni di ingresso e aree verdi comuni. Gli anziani assegnatari sono da decenni abbandonati e inascoltati, ora minacciati di sfratto». I giovani protestano contro la morte della residenzialità: «Noi Venezia la vogliamo viva e non ci arrendiamo al degrado e all'abbandono, le case devono essere vissute e solo così si crea sicurezza per i cittadini. Paghiamo un affitto all'Ater - scrivono gli attivisti - allacciamo regolarmente le utenze di luce e gas, compriamo contatori dell'acqua per certificare e pagare il consumo, restauriamo appartamenti. Cosa ha fatto Brugnaro in due anni e mezzo per la città? Per contrastare il caro affitti? Per invertire la rotta della turistificazione massiva? Per impedire la svendita del patrimonio cittadino? La risposta è niente, perché non vuole opporsi a tutti questi processi». Infine un accenno all'ultimo tentativo di sfratto con forza pubblica, a cui si sono opposti: «A breve daremo il benvenuto alla nuova occupazione della coppia del Lido, di cui abbiamo impedito lo sfratto lo scorso lunedì. Ci sarà così un'altra assegnazione dal basso e una casa in meno abbandonata». (g.pra.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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