L'Arena ritorna agorà tra eros e bellezza

Giovedì 16 Luglio 2020
IL PROGETTO
Ispirandosi alla classicità, l'Arena di Verona diventa Agorà. Per la prima volta quest'anno l'anfiteatro scaligero si presenta in una veste inedita - nella sua configurazione più vicina all'originale, con la platea libera coperta di sabbia e il pubblico intorno - per un progetto speciale legato al Festival della Bellezza. Il direttore artistico Alcide Marchioro e Gianmarco Mazzi di Arena di Verona hanno infatti estratto dal cilindro di questo tempo post-Covid una Arena Agorà che dall'11 al 19 settembre porta a Verona Alessandro Baricco, Mogol, Edoardo Bennato, Massimo Recalcati, Morgan, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio, Federico Buffa, Flavio Tranquillo, Umberto Galimberti, Gioele Dix, Massimo Cacciari, Gloria Campaner, Alessio Boni (info festivalbellezza.it).
«Mai come in questo anno maledetto si rivela importante affidarsi a uomini e donne di pensiero affinché ci indichino la strada», dichiara Mazzi, mentre Marchioro rimarca la doppia sfida legata al momento storico e all'inedito utilizzo dell'Arena. Arena Agorà è infatti una novità che si innesta nel Festival della Bellezza, la cui apertura è prevista il 28 agosto al Teatro Romano con Jasmine Trinca (il programma sarà comunicato nei prossimi giorni).
EROS E BELLEZZA
Intellettuali e artisti discutono nel contesto ineguagliabile dell'Arena sul tema Eros e Bellezza. «L'Eros, forza vitale che muove il mondo, viene indagato in opposizione alla paura, come desiderio che amplifica le potenzialità e come passione che induce al fascino del rischio evidenzia la direzione artistica - Dal mondo profano alle seduzioni della dimensione del sacro: il timore e l'adorazione, la proibizione e la trasgressione, l'idealizzazione e il mistero». Su questi nodi e interrogativi, per nove giorni, si confrontano ospiti conosciuti dal grande pubblico tra eventi di riflessione, narrazioni serali e spettacoli notturni. Alle 18.30 le serate si aprono con prospettive letterarie, filosofiche, psicologiche e artistiche: inaugura venerdì 11 settembre Alessandro Baricco con la lectio Sul Tempo e sull'Amore, a seguire le riflessioni filosofiche di Umberto Galimberti I Greci, l'anima e l'amore e di Massimo Cacciari Philo-Sophia e Eros-Sophia, l'esplorazione psicologica di Massimo Recalcati Un sogno chiamato desiderio, la digressione di Philippe Daverio su Klimt, Schiele, Schoenberg e la Vienna delle avanguardie e il racconto critico di Vittorio Sgarbi sul personaggio e l'arte di Modigliani nel clima della Parigi di inizio Novecento.
CONCERTI E COMMISTIONI
In notturna, alle 21.30, andranno in scena lezioni-concerto e monologhi teatrali. Mogol racconta con contrappunti musicali la svolta della canzone negli anni 60/'70, Edoardo Bennato si esibisce nel concerto La Bellezza del Rock, ma incuriosisce la coppia Morgan-Sgarbi che racconta la connessione tra musica e arti visive ne Il velluto sotterraneo dell'eros (su Lou Reed, Andy Warhol, il rock e l'arte negli anni '60). Si spazia ancora con Federico Buffa e Flavio Tranquillo centrati sull'epopea dell'icona globale Michael Jordan, mentre Baricco getta uno sguardo insolito su Ludwig van Beethoven e lo spirito romantico con la pianista Gloria Campaner e l'orchestra Canova. Infine due narrazioni teatrali inedite con Gioele Dix, che mette ironicamente in connessione classici letterari, e con Alessio Boni che si interroga sulla fascinazione della recitazione. Il programma dovrebbe esser completato da tre appuntamenti con artisti internazionali di primo piano, ma non sono ancora stati svelati perché i collegamenti internazionali potrebbero impedire l'arrivo in Italia dei protagonisti.
Giambattista Marchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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