L'APPUNTAMENTO
Una festa del mare e dei suoi prodotti, della convivialità

Lunedì 16 Luglio 2018
L'APPUNTAMENTO
Una festa del mare e dei suoi prodotti, della convivialità e dell'amicizia, del gusto e della (ri)scoperta: la Sagra del Pesce di Chioggia (www.chioggia.org; www.eventi.chioggia.org Pagina Fb: SagraDelPesceChioggia), una delle più antiche d'Italia, appuntamento atteso e imperdibile di ogni estate, compie 81 anni, e segnala, nonostante l'età ragguardevole, una vivacità mai sopita e, addirittura, una crescita costante, con oltre 120 mila piatti serviti nella scorsa edizione e 100 mila e più visitatori nei dieci giorni della manifestazione che invade il centro della città. Un'autentica festa (quest'anno arricchita da due postazioni per l'aperitivo, con ostriche e cicchetteria chioggiotta), di quella che è la grande risorsa della città, il pesce, con il suo grande mercato sia al dettaglio sia all'ingrosso e la sua storica flotta di pescherecci, che soddisfa le esigenze degli abitanti ma, anche e soprattutto, di ristoranti e alberghi in tutto il Veneto (e non solo) e degli altri mercati.
PATRIMONIO DI CULTURA
Un patrimonio straordinario di cultura, storie e vita, un mondo nel quale finalmente, verrebbe da dire la condotta Slow Food di Chioggia è entrata quest'anno intraprendendo una collaborazione con uno degli stand eno-gastronomici che caratterizza la manifestazione, sei in tutto, dislocati fraCorso del Popolo, Campo San Martino e Campo Duomo (autentico trionfo di Grigliate di pesce e sarde in saor, baccalà con polenta e spaghetti allo scoglio, peoci e bibarasse in cassopipa e sontuose fritture: prenotazione non obbligatoria ma consigliata per ridurre i tempi di attesa)e che, dal canto suo, ha scelto di rivitalizzare uno dei luoghi più affascinanti della città e da troppi anni preda di spopolamento, come l'area di canal Vena. Inoltre ha scelto anche di distinguersi per piatti tipicamente figli della tradizione gastronomica chioggiotta nel quale il pesce povero la fa da padrone.
TRADIZIONE DA DIFENDERE
Un'occasione anche per comunicare temi caldi di Slow Food, a partire dal progetto Orti in Africa fino alla tutela del mare. Una collaborazione il cui risultato è stato un deciso salto di qualità affiancando al pesce della tradizione gastronomica alcuni cavalli di battaglia Slow Food: il mais biancoperla per la polenta che accompagna le mitiche schie, la delizia del miele di barena per accompagnare le seppioline, la cipolla bianca di Chioggia per dare il giusto tono al saore (per dirla alla chioggiotta) e, se le quantità disponibili lo permetteranno, promuovere finalmente un Cassopipa con le vongole veraci nostrane, autentica chicca della tradizione da difendere e rilanciare. E, insomma, per provare a diffondere una volta di più la cultura del Buono, pulito e giusto relativa al cibo e della conoscenza delle numerose, spesso enormi problematiche legate all'alimentazione, alla produzione, al consumo, osservate in un'ottica di rispetto e consapevolezza.
Dove troveranno spazio anche la musica, il teatro, lo sport, la cultura, i temi sociali, dalla mostra itinerante In viaggio con la storia del calcio, alla mostra fotografica Aspetti di vita e di lavoro a Chioggia negli anni Ottanta fino alla mostra d'arte pittorica Nodi da Mar, senza contare i due progetti giovanili #Youtourists e What's Up, promossi dal Settore Servizi Sociali.
Claudio De Min
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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