L'ANNUNCIO
Il termine tecnico è rullaggio. Un delicato eufemismo per dire

Sabato 31 Luglio 2021
L'ANNUNCIO
Il termine tecnico è rullaggio. Un delicato eufemismo per dire arrotolato. Ma alla fin fine non si può dire - politically correct - perchè non parliamo di una sigaretta, ma di un capolavoro come Il Castigo dei Serpenti, straordinario lavoro di Giambattista Tiepolo lungo quasi 14 metri che l'artista realizzò per il barco, il pontile o coro pensile da cui si affacciavano le monache di clausura per seguire la liturgia nella chiesa dei Ss. Cosma e Damiano alla Giudecca.
Ora quel telero, dopo un accurato intervento di restauro, troverà spazio nei nuovi saloni dedicati al Sei e Settecento che le Gallerie dell'Accademia a Venezia inaugureranno nel settembre prossimo. E proprio in previsione di questo evento, si sono svolte le operazioni di rullaggio, trasporto, srotolamento e rimessa in opera di questo capolavoro tiepolesco che rappresenta l'episodio biblico della punizione dei morsi del serpente inflitta da Dio al popolo d'Israele, ira placata poi dalle suppliche di Mosè.
LA SISTEMAZIONE
Così, per permettere il riallestimento dell'opera, dopo il suo restauro nei laboratori della Soprintendenza a Venezia, la tela è stata smontata dal telaio, arrotolata con una speciale pellicola pittorica a vista su un cilindro di legno e polistirolo chiamato rullo con due sostegni per maneggiarlo e tenerlo sospeso per aria. Così è stata poi trasportata dai laboratori all'Accademia, dove si è proceduto con accuratezza a srotolare la... matassa salvaguardando l'opera e compiendo le operazioni di rimontaggio. A coordinare i lavori il direttore delle Gallerie, Giulio Manieri Elia con la vicedirettrice Roberta Battaglia coaudiuvati da Cristiana Sburlino e Francesca Bartolomeoli. Due le ditte specializzate coinvolte: la Cbc per i restauri e la ditta Apice per i trasporti.
LE NUOVE SALE
A finanziare tutte le operazioni Venetian Heritage, l'organizzazione impegnata da anni per la salvaguardia della città nell'ambito dei Comitati Privati per Venezia. Ma l'operazione de Il Castigo dei Serpenti è solo la punta di diamante di un progetto, già annunciato per sommi capi, e che riguarda la futura apertura di un ricco e affascinante percorso espositivo dedicato al Sei-Settecento a Venezia e nel Veneto nei saloni Selva-Lazzari al piano terra delle Gallerie dell'Accademia. Qui, troverà spazio una selezione di 63 opere, per la maggior parte mai esposte o mai ammirate nella veste attuale a seguito di una serie di restauri. Tra i capolavori restaurati, una Deposizione di Cristo dalla croce di Luca Giordano, la scena Erminia e Vafrino scoprono Tancredi ferito di Gianantonio Guardi; la Parabola delle Vergini sagge e delle Vergini stolte del Padovanino (presentata per la prima volta assoluta al pubblico), Giuditta e Oloferne della pittrice veneziana Giulia Lama. «Questo progetto - ha sottolineato Manieri Elia - rappresenta un tassello importante per la pittura veneziana e veneta del Seicento che trova qui uno spazio interamente dedicato. Novità assoluta anche l'allestimento del salone settecentesco che, oltre a opere inedite, presenterà un museo nel museo riservato a Giambattista Tiepolo».
CIRCOLARITÀ
Ma al di là delle tele conservate, il progetto ha visto, oltre alla sistemazione di questi spazi, anche il recupero delle decorazioni sei-settecentesche dell'antica Scuola delle Carità, oggi inglobata nel percorso delle Gallerie nel primo piano. In particolare l'attenzione è stata rivolta alla sala del Capitolo e a quella della Nuova Cancelleria. «Tutto ciò - commenta Manieri Elia - restituisce finalmente circolarità al percorso espositivo al piano terra costituendo un anello di congiunzione tra la prima sezione, inaugurata nel 2015 e l'ultima aperta nel gennaio 2016. Inoltre, dal punto di vista della storia dell'arte il salone con i dipinti del Seicento dialogano perfettamente con le sale del collezionismo seicentesco, così come accade per le sale adiacenti sul Settecento. Infine il mio ringraziamento va a Venetian Heritage che ha finanziato l'intero allestimento nonchè importanti restauri dal Castigo dei serpenti del Tiepolo alla Deposizione di Luca Giordano all'«Indovina» di Giambattista Piazzetta all'«Erminia e Vafrino» del Guardi. Venetian Heritage non è nuovo a questo sostegno culturale e finanziario avendo accompagnato anche l'allestimento delle prime quattro sale del piano terra nel 2015». Oltre alle opere curate dall'organizzazione internazionale, altri interventi sono stati restaurati con i finanziamenti del Ministero della Cultura (Padovanino) e di Intesa Sanpaolo nell'ambito del progetto Restituzioni (Piero da Cortona, Daniele nella fossa dei leoni; Nicolàs Regnier Annunciazione) e da società private nell'ambito del progetto Rivelazioni di Borsa Italiana (Giulia Lama, Giuditta e Oloferne; Francesco Ruschi, Sant'Orsola) e nel settore dell'illuminazione degli ambienti (iGuzzini).
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci