L'ANNIVERSARIO
Una casa. Un antico portone. Un luogo minimo, incastrato dentro

Mercoledì 24 Febbraio 2021
L'ANNIVERSARIO
Una casa. Un antico portone. Un luogo minimo, incastrato dentro una valle battuta dal sole. E un fiume, panta rei essenziale dei poeti di provincia. L'orizzonte di Andrea Zanzotto è tutto qui. Dentro la confortevole intimità di un'osteria, una strada, un grumo di case. Ma anche nella sofferenza di un mondo violato, di un'accelerazione necessaria ma barbara. Lui, Andrea, guardava le cose con fare silenzioso. Qualche volta superiore. Ma dentro macerava: lo dice la sua cronica ipocondria. Di fatto: non si è mai voluto muovere da qui. Lo ha fatto per tenere fede alla sua celebrità, alla fama, al rango. Ma il cuore quello batteva, a volte a fatica, nella valle del Soligo. Chi l'ha conosciuto anziano e ormai vate ufficiale del Novecento ha potuto ancora godere del beneficio della sua ironia, di quello sguardo dolce, di quella parola meditata e scolpita. Ma cosa davvero sarebbe stato Andrea Zanzotto confuso nella bolgia di una grande città non si può dire. Quello che è certo è che in quella piccola città, bastardo posto (citando Guccini) il Zanzotto maestro, preside, docente, è diventato poeta.
NEL PROFONDO NORDEST
Cento anni dalla nascita di Andrea Zanzotto, nato nel profondo Nordest e diventato figura di riferimento per il mondo culturale italiano ed europeo. Per dare sostanza a questo anniversario il Comitato promotore annuncia un programma di appuntamenti che, durante il 2021, metterà al centro Zanzotto e i temi a lui cari: la poesia, il paesaggio, il territorio. I festeggiamenti, sotto il titolo di Zanzotto 100, sono organizzati dal Comitato con la Fondazione Casa Paterna di Andrea Zanzotto, sostenuti dalla Regione Veneto e realizzati in partnership con il Comune di Pieve di Soligo, città natale del poeta e già finalista al titolo di Capitale italiana della cultura 2022 con un progetto sul dialogo tra cultura e territorio in cui spiccava la figura del grande poeta pievigino. Il programma, inoltre, ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Treviso. Partner di Zanzotto 100 è Mondadori, casa editrice di riferimento per la poesia italiana e non solo, e custode delle opere del Maestro. Presidente pro bono del Comitato Promotore Centenario Andrea Zanzotto è Paolo Verri.
I LEGAMI CULTURALI
Aveva da poco festeggiato i 90 anni, Zanzotto, quando si è spento. Era il 18 ottobre di dieci anni fa. Il primo a notare i versi di Zanzotto è Giuseppe Ungaretti, e Federico Fellini lo chiamò per il suo Casanova. Autore di raccolte in versi ma anche di testi in prosa come Sull'Altopiano, Zanzotto ha usato il dialetto in un quarto della sua opera. Nel 1951 esce la sua prima raccolta, Dietro il paesaggio, con cui vince il Premio San Babila per gli inediti. Ma è nel 1968 che viene pubblicata la sua raccolta, tuttora considerata la fondamentale della sua opera, La beltà, presentata a Roma da Pier Paolo Pasolini, a Milano da Franco Fortini e recensita sul Corriere della sera da Eugenio Montale. Nel 99 esce il Meridiano delle Poesie e Prose e tutti i suoi versi sono stati raccolti da Mondadori, per i suoi novant'anni, in Tutte le poesie (Oscar). Cinque, come i sensi del nostro corpo, i momenti fondamentali del calendario intorno alle quali si strutturerà un programma ben più ampio, che dal cuore di Pieve si allargherà a tutto il Veneto, per muoversi verso il resto d'Italia e d'Europa.
GLI APPUNTAMENTI
Il primo appuntamento è previsto il 20 e 21 marzo in occasione della giornata mondiale della poesia: una due-giorni di incontri, reading, musica, riflessioni e confronti in diretta streaming da Pieve di Soligo e in collaborazione con Radio3 Rai che, durante la giornata, affiancherà le figure di Andrea Zanzotto e di Dante Alighieri, di cui ricorre il settecentenario della morte. Perchè pensare a Zanzotto implica un po' anche pensare a Dante. E capire come nei secoli la poesia disegni erranze diverse. Dalla fuga politica di Dante, che a Treviso trova un riparo in Gherardo da Camino, alla fuga dal presente industriale di Zanzotto, che ne denuncia l'incombere e si rivolge al mito della nostalgia. La seconda tappa è programmata per il 21 giugno, con la presentazione dei percorsi ciclopedonali che mettono al centro il paesaggio, elemento fondamentale della poetica di Zanzotto. Gli itinerari, da percorrere a piedi o in bici, permetteranno di immergersi nei luoghi, all'interno di quel perimetro che lo ispirava e gli consentiva di comporre. Saranno spazi di lettura e di co-creazione poetica, senza alcuna invasività dal punto di vista della percezione fisica, ma tutti disponibili in sede virtuale. Curati da Fabio Dal Pan, vedranno una forte collaborazione con le Associazioni del territorio. Il programma culminerà il 10 ottobre, giorno dell'anniversario, con il terzo grande momento, l'inaugurazione della Casa Paterna, restaurata e recuperata per divenire un luogo in cui fruire della poesia di Zanzotto in chiave contemporanea. Nello stesso momento sarà presentato il sito ufficiale, una vera e propria porta sulla figura, la storia e la poetica di Andrea Zanzotto.
SITO INTERNET
A latere, un quarto pilastro del centenario sarà la messa a disposizione della comunità poetica mondiale di un sito internet in italiano e inglese in cui saranno inserite tutte le opere, i filmati, le recensioni e i collegamenti con gli altri poeti, scrittori e artisti amici di Zanzotto, a partire da Mario Rigoni Stern, di cui ricorre in contemporanea il centenario della nascita. Quinto e ultimo elemento, un programma diffuso di incontri e conferenze, a Padova, Treviso, Venezia, Roma e Parigi tra le altre: occasioni di riflessione e disseminazioni concomitanti ai maggiori festival letterari e negli spazi delle maggiori istituzioni nazionali e degli istituti italiani di cultura all'estero che si sono messi a disposizione per ricordare la figura del poeta. Il calendario, che sarà presentato all'inizio di marzo, dovrà modellarsi in relazione alla pandemia e ai Dpcm. Ma quello che Zanzotto ha insegnato, la traccia più duratura e il testamento più vitale è il pensare in grande. Difficilmente in altro modo Pieve di Soligo avrebbe avuto il coraggio di concorrere a capitale della cultura. Ma avere coraggio nella vita ripaga. Ed ecco la short list, ed ecco la finale. L'alloro è mancato, e forse era prevedibile. Ma, leopardianamente, aver acceso la speranza, messo in circolo il desiderio, ha già costruito parte della magia. C'è una valle nel profondo Nordest che si riempie di sole ed è attraversata dal fiume. Chi avrà la pazienza di percorrerla a passo lento potrà conoscere la vera voce del poeta.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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