L'ANNIVERSARIO
Trecento anni vissuti sempre da adolescente. In questo frattempo

Lunedì 26 Agosto 2019
L'ANNIVERSARIO
Trecento anni vissuti sempre da adolescente. In questo frattempo ha originato miti, simboli continuando ad essere colmo di modernità.
Robinson Crusoe, il romanzo del giornalista e faccendiere Daniel Defoe, è uscito in Inghilterra nel 1719. Quando venne pubblicato a Venezia tradotto dal francese correva l'anno 1745 e Jean Jaques Rousseau, segretario dell'ambasciatore francese aveva lasciato la laguna da pochi mesi. E proprio lui si ispirerà a Venerdì, altro personaggio simbolo di Robinson, per far nascere il mito del buon selvaggio.
Bisogna dare ragione ad Alberto Cavallari, traduttore magnifico di quello che è considerato il primo romanzo d'avventura inglese (Cervantes pubblica don Chisciotte nel 1605) quando spiega che con questa opera nasce la modernità occidentale. Quella dell'homo faber che si traduce in borghesia, in classe media, in artigianato e imprenditoria, quella della rivoluzione gloriosa del capitalismo protestante. Lo scenario aperto dal romanzo è raccontabile per temi: cominciamo dai più moderni.
Quella dove è vissuto Alessandro Selkirk, il marinaio naufrago (vedremo il perché delle virgolette) che ha ispirato Defoe e che è stata rifugio di pirati - si chiama adesso Robinson Crusoe, appartiene all'arcipelago Juan Fernandez, è lunga 22 chilometri e larga al massimo sette. Dista circa 700 chilometri dalle coste cilene, la visitano duemila persone all'anno pagando 800 dollari su piccoli aerei.
Nel 1935 le tre isole principali dell'arcipelago furono dichiarate parco nazionale (quasi 10mila ettari) e dal 1966 l'isola di chiamò Selkirk, per poi mutare nome del personaggio del racconto. Dal 1977 è Riserva Mondiale della Biosfera dall'UNESCO. L'arcipelago fa spendere milioni di dollari al Cile per la protezione dell'ambiente.
Però dal prossimo anno qui sparirà la plastica, le luci delle case (popolazione attorno alle 700 persone) sono già soffuse per favorire gli uccelli migratori. Obbligo di cattura delle capre devastatrici e sradicamento delle piante abusive (rovi dimore, eucalipti). La pesca alle aragoste specie unica al mondo è controllata; costano 200 dollari l'una nel mercato cinese; proibita anche la caccia alle otarie e al loro grasso. Salvaguardia del colibrì rosso, unico uccello impollinatore, e di una specie di piccolo gabbiano, berta pedirosa. E guerra ma senza sparare - ai conigli che avevano infestato l'isola; come ha visto fare chi scrive arrivato lì alcuni anni fa.
IL NOSTROMO
Defoe si sarebbe fatto narrare e avrebbe avuto anche il diario dello scozzese Alexander Selkirk le cui avventure peraltro erano apparse anni prima nei giornali londinesi. Nel 1705 il nostromo Selkirk, una specie di pirata dopo l'ennesimo litigio col capitano della Cinque porti chiede di essere lasciato nel primo porto, convinto che sarà Valparaiso in Cile. Invece la nave incontra l'isola Mas a Tierra dell'arcipelago Juan Fernandez. Con armi viveri e strumenti vi resterà 4 anni , 4 mesi e 4 giorni. Lo libererà il capitano Woodes Rogers, che nel volume del suo Viaggio attorno al mondo uscito nel 1718 narra di questo incontro.
A questo punto entra in scena il giornalista-politico-affarista Daniel Defoe. Nato nel 1660 - figlio della Modernità già cominciata lo definisce Cavallari - passa più volte e indifferentemente dai whigs (liberali) ai tories (conservatori). Per le sue idee e gli aperti tradimenti finisce in carcere e alla berlina. Impegnato in molti affari fallimentari all'età di 60 anni con alcune figlie da maritare e con grande esperienza da poligrafo propone all'editore Taylor il romanzo. Nell'agosto del 1719 il suo The Life and Strange Surprising Adventures of Robinson Crusoe, of York, Mariner uscito da quattro mesi è già alla seconda edizione. E l'anno seguente pubblica un seguito. Robinson diventerà un testo tradotto e letto in concorrenza con la Bibbia. Trecentocinquanta pagine senza nome dell'autore, perché si deve credere ad una storia vera; lo stesso accadrà per altre opere di Defoe come Moll Flanders e Roxana.
LA STORIA
Il nome di Robinson Crusoe è quello di un amico di scuola dell'autore. Le avventure narrate raccontano di un giovane che non ubbidisce al padre borghese («Sei nella parte più alta della condizione inferiore dell'umanità, restaci e sarai felice») e parte per navigare. Alcuni naufragi, tra cui l'ultimo, mentre va a prendere schiavi nella Guaiana in Africa. La nave finisce su un'isola alle foci dell'Orinoco dove lui vivrà utilizzando strumenti recuperati dal vascello e ricostruendosi la vita come un novello Adamo. Fino all'incontro con Venerdì che salverà dall'assalto dei cannibali, e al viaggio di ritorno. Un gran lavoro di fantasia per uno scrittore quasi sedentario, come Jules Vernes ed Emilio Salgari.
CONSENSI
Oltre a Rousseau (il primo libro su cui deve fondarsi la formazione dell'uomo) la fortuna letteraria e filosofica di Robinson è stata celebrata da Edgard Allan Poe che ne ha apprezzato il climax, da Karl Marx che vede l'uomo (economico) imprenditore di se stesso , da Emanuele Kant che ne fa il simbolo dell'etica progressista; mentre altri come James Joyce lo vede solo come il manifesto dell'utilitarismo.
La storia moderna dell'isola cilena finisce praticamente con la fallimentare avventura imprenditoriale del barone svizzero di Brema Alfred von Rodt che dopo esperienze e ferite belliche e ferite in Europa - dal 1876 affitta l'isola rimasta con una cinquantina di abitanti, 100 vacche, decine di cavalli e quasi sette mila capre.
Ha 33 anni, cambia il nome in De Rodt, resterà nell'arcipelago 28 anni tentando commerci di crostacei, pesce e pelli di foca. Quando scarseggiano le risorse i suoi gli inviano denaro. Ma l'isola - che era stata un carcere agli inizi dell'800 per poi finire in mano ad un avventuriero che la spogliò fino all'ultima pianta di albero di sandalo profumato, specie unica al mondo ripiombò, alla morte di De Rodt (1905), in una crisi profonda. Fino alla resurrezione che il turismo le sta dando. Non senza patemi: nel 2010 uno tsunami ha distrutto la base del villaggio e le strutture del porto nella baia di Cumberland provocando alcuni morti.
UNA GRANDE LEZIONE
Bisognerebbe rileggere il libro ad età differenti, una grande lezione di vita. Ma c'è chi lo ha riscritto come Michel Tournier che in Venerdì o il limbo del Pacifico fa restare Robinson nell'isola e Venerdì parte. O come il nobel J.M. Coeetze: in Foe racconta il tentativo di una naufraga che - dopo aver incontrato Crusoe (che morirà) e Venerdì (muto) -invoca uno scrittore perché narri la sua storia. Modernità con aria del 1719.
Adriano Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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