L'ANNIVERSARIO
Nel centenario della fondazione dell'Associazione Nazionale Alpini

Martedì 23 Luglio 2019
L'ANNIVERSARIO
Nel centenario della fondazione dell'Associazione Nazionale Alpini nata a Milano nel 1919, esce nelle librerie per Corbaccio, il volume di Stefano Ardito Alpini. Una grande storia di guerra e di pace. Ardito, noto scrittore e giornalista di montagna e di viaggi, collabora con diversi quotidiani e riviste specialistiche nonché ha scritto numerosi reportage, guide e libri. Alpini è un lungo racconto illustrato dedicato a questo corpo di fanteria che a partire dal 1872, data di nascita per iniziativa del capitano lombardo Giuseppe Perrucchetti e del generale piemontese Cesare Ricotti Magnani, ha rappresentato nell'immaginario collettivo degli italiani un esempio di valore e di coraggio. «Questo libro, è bene confessarlo, scrive Ardito nella prefazione al volume, nasce anche da una vicenda personale. Mio padre Mario, da giovane ufficiale degli Alpini, ha combattuto in Albania e in Grecia, poi è rimasto per un anno di guarnigione a Knin, nella Jugoslavia squassata dalle violenze interetniche». Questo legame e senso di partecipazione pervade tutto il libro ma non offusca l'analisi di Ardito che non solo da giornalista, ma pure da storico attento e riflessivo, affronta nei vari capitoli del libro le tante vicende, non sempre positive, che hanno contraddistinto la storia di questo corpo militare.
UN LUNGO VIAGGIO
Così Alpini diventa un lungo viaggio nella storia italiana contemporanea incontrando momenti fondamentali della vita del nostro Paese. Ardito ci ricorda l'avventura coloniale dell'Italia in Eritrea ed Etiopia, soffermandosi giustamente sulla sofferenza legata alla sconfitta di Adua. Ma sono le pagine dedicate alle battaglie della Grande Guerra che tramandano la capacità di soffrire degli alpini. Le durissime battaglie nelle nostre Dolomiti o, più in generale, nelle Alpi Orientali, sono pagine del libro molto belle e dolorose ed è proprio lì sulle Tofane, sul Sass di Stria, sul Monte Piana, sul Pasubio, sull'Ortigara, sul Monte Nero, sul Col della Lana, solo per citarne alcune, che nasce il mito degli Alpini in gran parte degli italiani. Mito che si consolida successivamente durante la Seconda guerra mondiale ricordata dall'autore attraverso l'Armir e la ritirata di Russia e la Resistenza grazie alla lotta degli alpini diventati partigiani. In questo caso Ardito va pure oltre, scrivendo della divisione Monterosa che combatté con la divisa di Salò, affrontando pertanto momenti ancora poco sereni della nostra storia. Ma la qualità del lavoro di Ardito, sta pure nel ricordare il ruolo umano e solidale degli alpini nel dramma del Vajont nel 1963 o nel dopo terremoto ad Aquila e Amatrice o ancora nelle missioni internazionali di pace.
Giannandrea Mencini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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