L'ALLARME
MESTRE Dopo l'ennesimo atto vandalico di sabato scorso, alla Carrozzeria

Martedì 30 Novembre 2021
L'ALLARME
MESTRE Dopo l'ennesimo atto vandalico di sabato scorso, alla Carrozzeria Moderna di via Giustizia a Mestre arriva la vigilanza privata, pagata dalla proprietà 250 euro a notte. È così che il proprietario dell'attività Mattia Favaretto, sostenuto dal padre Paolo, ex titolare che ora ha assunto il ruolo di responsabile commerciale, ha deciso di affrontare il problema della raffica di spaccate e atti vandalici, che sta costando all'officina il 10-12% del fatturato solo nell'arco del 2021.
«ABBANDONATI»
«Siamo stanchi di non essere tutelati dalle istituzioni spiega amareggiato Paolo Favaretto . Le forze dell'ordine si fanno vedere troppo poco in zona e ora ci troviamo costretti a difenderci da soli ingaggiando la vigilanza privata, pagandola profumatamente di tasca nostra. Il servizio controllerà per tutta la notte via Giustizia con un'auto in appostamento, e praticamente ci verrà a costare quasi come assumere un ulteriore dipendente». A costringerli a prendere questa sofferta decisione, che pesa sui bilanci dell'azienda, è stato l'ultimo episodio di sabato scorso alle 6,50 di mattina, quando trenta macchine a noleggio posteggiate in via Giustizia e di proprietà della carrozzeria, sono state rigate in profondità con un oggetto appuntito. I vandali, che hanno causato un danno per 30mila euro, hanno agito con freddezza e rapidità, per nulla intimoriti dalle telecamere di videosorveglianza installate dall'autofficina come deterrente e neppure dalla presenza del titolare e di alcuni manutentori all'interno dell'attività. Si è trattato del ventunesimo evento delittuoso registrato alla Carrozzeria Moderna, tra spaccate e danneggiamenti, nell'arco di sette anni.
STRADA CHIUSA
Dal 2014 l'autofficina, soprattutto a causa della sua posizione problematica in una strada chiusa tra la stazione ferroviaria e via Miranese, è bersagliata da ladri e balordi, che a volte forzano vetrate e infissi per scassinare le macchinette del caffè, altre volte compiono furti mirati per rubare attrezzature e altre volte ancora vandalizzano le auto in sosta sulla via, rigandone le fiancate o sfasciandone parabrezza e lunotti. «Nel caso di sabato scorso si tratta di persone incontrollabili, sbandati secondo quello che ci hanno riferito le forze dell'ordine aggiunge Favaretto - che hanno danneggiato qualsiasi tipo di auto, quelle della nostra officina, ma anche quelle di persone che hanno lasciato i propri mezzi nei dintorni per prendere il treno».
NUOVO APPELLO
Dopo la recente lettera di aiuto scritta di suo pugno al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dove aveva spiegato al capo dello Stato il caso della sua carrozzeria, Favaretto torna infine a chiedere l'intervento delle istituzioni. «Voglio sollecitare l'impegno del governatore del Veneto Luca Zaia e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro conclude - perché questa situazione di disagio colpisce tutta la città e non è giusto che i costi della sicurezza ricadano sulle attività private. È un intervento urgente che devono prima di tutto ai giovani, come mio figlio Mattia, che sono il futuro dell'economia del nostro territorio».
Matteo Peschiuta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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